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Gli emigranti siciliani del III millennio diventano ''Pendolari d'Europa''

600 mila siciliani, nell'ultimo anno, hanno fatto i pendolari tra la loro città e il Nord Italia o l'Europa

25 febbraio 2004
Percorrono migliaia di chilometri ogni due settimane per andare al lavoro e altrettanti per tornare a casa gli emigranti siciliani del III millennio, per lo più operai edili e metalmeccanici, pendolari a tutti gli effetti. Non sono emigranti temporanei perché hanno un contratto di lavoro stabile e per  raggiungere il luogo di lavoro, che non si trova sotto casa o immediatamente fuori città, percorrono  almeno mille kilometri di distanza. Il fenomeno è stato analizzato in un'inchiesta realizzata dai redattori del laboratori della Scuola di giornalismo dell'Università di Palermo. Dalla ricerca è emerso che ogni giorno circa 2 mila siciliani lasciano la famiglia e partono in gruppi di tre o quattro persone, amici o parenti tra loro, per ritornare a casa dopo due o tre settimane di turni stressanti in fabbrica al Nord Italia o più spesso nelle regioni europee maggiormente industrializzate.

Il mezzo più richiesto per questi spostamenti è il pullman. Dal 2002 il numero dei passeggeri trasportati, diretti verso il Nord d'Italia e la Germania è aumentato di circa l'8-10. "Abbiamo due coppie di corse settimanali - spiega il titolare di un’agenzia di trasporto - cioè due pullman che partono da tutta la Sicilia per raggiungere la Germania. Più precisamente Stoccarda, Mannheim, Francoforte e Numisahern. Questo significa che con una media giornaliera di 45 persone a pullman, noi spostiamo 90 persone verso la Germania e altrettante al ritorno. Ci sono periodi dove abbiamo anche dei supplementi corse. Ad esempio per Natale, Pasqua o le festività dei morti. Durante le ultime festività natalizie sono partiti una media di 20 pullman a settimana, con circa 50 passeggeri. Anche in estate, a partire da Luglio e fino a Settembre abbiamo quattro corse settimanali non-stop. Per il Belgio facciamo invece solo una corsa settimanale, per una media di 30-35 persone che aumentano in estate e per Natale".

Bisogna tener presente inoltre, che a queste cifre vanno sommate quelle relative ai passeggeri trasportati da altre 10 aziende che in Sicilia gestiscono un servizio analogo per un totale di 600 mila biglietti in un anno, cioè 10 mila al giorno. Secondo l'indagine, le province di destinazione maggiormente richieste da questi nuovi emigranti in Italia sono Roma, l' Umbria con Perugia, la Toscana con Firenze, Siena e Pisa, l'Emilia Romagna, con Parma, Bologna, e Piacenza, il Veneto e ancora la Lombardia e il Piemonte. La mete più richieste in Europa sono il Belgio, la Francia e la Germania. La nuova forma di emigrazione inoltre, interessa principalmente tutto l'hinterland agrigentino (Ribera, Palma di Montechiaro, Raffadali, San Biagio Platani, Montallegro, Cattolica, Canicattì); le aree più povere del trapanese, come la Valle del Belice; ma anche la Sicilia orientale, Gela, la zona attorno a Caltagirone e Caltanisetta e parte del messinese.

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25 febbraio 2004
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