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Gli invalidi del Sud

Sono oltre 2 milioni le pensioni di invalidità in Italia, di queste la maggioranza sono a Sud

19 agosto 2009

Secondo i calcoli del ministero del Tesoro in Italia si contano oltre due milioni di italiani che percepiscono una pensione di invalidità. Nel Sud il loro numero, in rapporto alla popolazione, è del 50% superiore rispetto al Nord: nel Mezzogiorno e nelle Isole ci sono 4,39 pensioni ogni 100 abitanti, mentre al Nord il rapporto scende a 2,91 e al Centro si attesta sul 3,73.
La Regione con meno pensioni di invalidità, sempre in rapporto alla popolazione, è la Lombardia (2,79); quella con il maggior numero è l'Umbria, 5,48. Da segnalare anche il caso della Liguria, che col suo 4,10 è ben superiore alla media dell'area settentrionale. Nel Sud, invece, la regione con la media più alta (5,03) è la Calabria.

Questi, insieme ad altri dati, sono contenuti nella 'Relazione Generale sulla situazione economica del Paese 2008' del Ministero dell'Economia, presentata nei giorni scorsi. Nel rapporto si sottolinea la necessità di intervenire sulla materia e soprattutto sui controlli: "Nonostante i numerosi interventi normativi - hanno scritto quelli del ministero - la materia necessita ancora di un riordino complessivo, in particolare per quanto riguarda la definizione degli interventi, le modalità di accertamento e verifica".
Secondo Gianfranco Rotondi, ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, i dati del Tesoro "sono la riprova di un modo distorto con cui si è fatto politica nel Meridione e di come ora si debba dare una sterzata. Non bisogna cioè commettere gli errori del passato. Quando parlo di rivoluzione per il futuro del Sud mi riferisco anche a questo. Il Meridione ha bisogno di una nuova prospettiva, non più di elemosine".

Secondo i senatori della Lega Nord, in commissione lavoro del Senato, la lampedusana Angela Maraventano e Armando Valli, "ora non ci si può nascondere dietro altre scusanti: il Sud deve camminare con le sue gambe, deve produrre la ricchezza per il suo popolo, deve avere la forza di ribellarsi a clientelismo, inefficienza e certa sospetta regalia degli enti locali". "Solo nella pubblica amministrazione - hanno aggiunto - ci sono più lavoratori nel Sud, che in media in quasi tutto il resto del paese".

[Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

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19 agosto 2009
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