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Gli italiani hanno sempre più paura

Indagine Istat sulla sicurezza: se è vero che i reati sono calati, gli italiani non se ne sono accorti...

23 novembre 2010

Paura di uscire da soli, soprattutto quando è buio, senso di aumento della criminalità, anche se c'è fiducia nei controlli delle forze dell'ordine...
E' il quadro che emerge da un'indagine sulla sicurezza dei cittadini curata dall'Istat, secondo la quale, in sintesi, "la paura individuale è un fenomeno che coinvolge un'elevata percentuale di cittadini". L'indagine, spiegano i ricercatori, si propone l'obiettivo di "conoscere il fenomeno della criminalità attraverso il punto di vista della vittima". Non si tratta di dati sui reati, pertanto, quanto sulla "percezione soggettiva della sicurezza" degli italiani.

Negli ultimi dieci anni c'è stata "una netta diminuzione" di alcuni reati: furti in abitazione principale (dal 2,1% del 1997-1998 all'1,1% del 2008- 2009), furti di automobili (dal 3,6% all'1,7%), di oggetti dai veicoli (dal 4% al 2,1%), ma la criminalità pesa maggiormente sulle abitudini dei cittadini (dal 46,3% al 48,5%). E la percezione di insicurezza è rimasta stabile: in definitiva, se è vero che i reati sono calati, gli italiani non se ne sono accorti.
Il 28,9% degli italiani prova un senso di forte insicurezza quando esce da solo ed è buio mentre l'11,6% non esce mai di casa di sera, né da solo né in compagnia. L'insicurezza è più diffusa tra le donne (37%), soprattutto tra quelle tra i 14 e i 24 anni (47%), ma nel complesso è quasi la metà della popolazione (48,5%) che ammmette di essere "molto" (15,8%) o "abbastanza" (32,7%) influenzata nei suoi comportamenti dal timore della criminalità. Il 25,2% degli intervistati afferma di non uscire da solo quando fa sera per paura, e il 19,6% crede che la criminalità nella zona in cui abita sia in aumento: il 61,6% giudica che il controllo delle strade del suo quartiere da parte delle forze dell'ordine sia "molto" o "abbastanza" riuscito contro il 38,4% che pensa che lo sia "poco" o per "niente".

Focalizzando l'attenzione sui dati territoriali, l'indagine rivela che i siciliani hanno più paura di trovare la casa svaligiata (56,4%) che subire una violenza sessuale (42,6%). Per il 50% l'incubo maggiore è quello di subire una rapina, mentre il 49% ha paura degli scippi e il 45,5% teme il furto dell'auto. Il 48,6% dei siciliani, è abbastanza soddisfatto dal lavoro svolto dalle forze dell'ordine, mentre solo il 34,3% dice di essere stato fermato per un controllo.

Aumenta la paura della violenza - La criminalità condiziona i comportamenti di molti: il 48,5% si dice molto o abbastanza influenzato. Il 25,2% afferma di non uscire da solo la sera quando è buio, mentre il 28,9% prova un senso di forte insicurezza; l'11,6% addirittura non esce di casa, nè da solo nè in compagnia (erano l'8,4% dieci anni fa). Diminuisce la paura di subire furti d'auto (reato che è in effetti in calo), ma aumenta la preoccupazione per scippi, rapine e aggressioni (la cui frequenza da 10 anni a questa parte non è cambiata), dal 43% al 47,6%. E soprattutto la paura per le violenze sessuali (dal 36,3% al 42,7) che riguarda una donna su due.

In Campania, Lazio e Puglia più reati e preoccupazione - Le tre regioni hanno i livelli più alti di reati subiti e di timore di subirli. In generale sono i cittadini del Sud a sentirsi più insicuri (33,2%, poco sicuri 22, per niente sicuri 11,2), e soprattutto quelli della Campania (insicuri 41,6%). In questa regione le donne si sentono poco o per niente sicure nel 47,2% dei casi e le ragazze di 14-24 anni nel 60,3%, queste ultime risultano le più preoccupate anche a livello nazionale: 47%.

Come si difendono gli italiani - Molti cittadini adottano delle strategie di difesa, evitando certi luoghi e certe strade quando è buio (nel 35,3% dei casi), mentre l'8,7% porta con sè qualcosa per difendersi in caso di pericolo. Il 10% degli italiani si sente invece più sicuro potendo contare su un'arma, da caccia (7,2%) e non (3.8%). E anche in casa si prendono delle precauzioni (anche se la maggior parte dei furti nelle abitazioni sono conseguenti a leggerezze o disattenzioni): dai metodi più tradizionali, come i rapporti di buon vicinato, alle tecnologie più avanzate. La forma di prevenzione più diffusa è la porta blindata, in quasi la metà delle case; circa un quarto delle famiglie, quando esce lascia le luci accese, soprattutto al Sud dove ad avere quest'abitudine sono il 27,1% (il dato nazionale è 23,8%).

I ricercatori Istat indagano anche sulle ragioni delle mancate denunce: la principale è che "il fatto non è abbastanza grave". Ma emerge anche che "le persone decidono di denunciare i reati subiti quando sanno che possono trarne in qualche modo vantaggio: infatti vengono denunciate le rapine, le minacce, le aggressioni per motivazioni legate all'autore del fatto, allo scopo di rintracciarlo o di impedirgli di ripetere il reato".

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it, Repubblica.it]

- Reati, vittime e percezione della sicurezza anni 2008-2009 (pdf)

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23 novembre 2010
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