Gli ospiti del Marranzano World Festival 2007
ALFIO ANTICO (Lentini, Siracusa) - poeta e cantastorie verace, Alfio e i suoi tamburi fanno parte della schiera di coloro che praticano la musica popolare non per scelta ideologica, ma per diritto di appartenenza: Alfio non ''fa'' musica popolare, ''è'' la testimonianza vivente di un'antica tradizione, quella del percussionismo del sud Italia, centrato sull'uso dei tamburi a cornice di varie forme e dimensioni, tutti fabbricati da se' e meravigliosamente intarsiati con immagini di divinità agresti. I contatti e le collaborazioni con grandi artisti della musica e del teatro (Eugenio Bennato, Fabrizio de Andrè, Lucio Dalla, Giorgio Albertazzi, Amedeo Amodio, tra gli altri) fanno di lui un artista eclettico: musica, presenza, gestualità; maestria e virtuosismo eccelsi.
ANGELA BELLIA (Agrigento) - Dottoranda in Musicologia e Beni musicali presso l'Università degli Studi di Bologna, sta portando avanti da molti anni una importante ricerca sull'iconografia e la cultura musicale nella Sicilia greca. Collabora con il Museo Regionale Archeologico di Agrigento per il quale ha recentemente curato la mostra Mousikè ad Akragas (VI-IV sec. a.C.).
BIJAN CHEMIRANI (Iran) - E' il più giovane figlio del venerato maestro di musica persiana Djamchid Chemirani, tra i principali responsabili della promozione in Europa della millenaria e raffinatissima cultura musicale Iraniana. Bijan sta continuando l'intensa attività concertistica e didattica del padre, recentemente scomparso, mantenendo sia uno stretto legame con la tradizione classica persiane che sviluppando una personale elaborazione contemporanea delle proprie radici nell'incontro con altre culture musicali. Tra le collaborazioni da segnalare la annuale partecipazione ai rinomati laboratori di etnomusicologia della Fondazione Cini di Venezia.
PAOLO CIMMINO (Salerno) - Docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio Musicale di Salerno, approfondisce da diversi anni lo studio della tradizione della musica popolare partenopea, dopo l'incontro con musicisti come Nando Citarella (musica della tradizione napoletana), Carlo Rizzo (tamburello) e Antonio Matrone (tammorra). Più recente il confronto con la musicalità e la ritmica della tradizione indiana Karnatica grazie anche alla conoscenza e all'incontro del Maestro T.R. Sunderasan e di Glen Velez. Collabora con numerosi artisti tra cui la Nuova Compaglia di Canto Popolare.
GERT CONRADT (Germania) - Filmmaker, artista concettuale e musicista tedesco specializzato in scacciapensieri (maultrommel) e canto armonico stile khoomei. Il suo documentario sul musicista siberiano Spiridon Shishigin, realizzato nel 1996 ha contribuito a fare conoscere in Europa la profondità della tradizione musicale della Republlica Sakha-Yakutia.
IPERCUSSONICI (Catania) - E' una band catanese che ottiene un risultato di grande impatto sonoro ed emotivo attraverso la fusione sperimentale tra ritmi, strumenti e modalità musicali provenienti da svariate culture tradizionali ed etniche, filtrandoli attraverso sonorità metropolitane come blues, rock, reggae ed elettronica.
MASSIMO LA GUARDIA (Palermo) - Nel 1979 è tra i fondatori del gruppo Agricantus e da allora ha contribuito a fondare o ha collaborato con molti gruppi che hanno fatto la storia della musica popolare in Sicilia: Tammorra, Taberna Mylaensis, Asteriskos Nel 2005 partecipa come attore-musicista al film Nuovomondo. The Golden Door di Emanuele Crialese, che ha vinto il Leone d'Argento al 63° Festival di Venezia. Ha creato con alcuni suoi allievi la banda di tamburi a cornice Millenaria Tammura, ed è finalmente approdato al suo primo disco da solista, Cuore Tamburo.
LAYNE REDMOND (Usa) - Musicista e ricercatrice americana, ha pubblicato nel 1997 il libro ''When the Drummers Were Women. A spiritual History of Rhythm''. Tiene concerti, laboratori e masterclass in tutto il mondo, e il suo lavoro testimonia di quanto possa essere ancora attuale una forte connessione tra contesti rituali, sfera spirituale e uso dei tamburi a cornice. Una connessione che da migliaia di anni si associa alle attività di donne suonatrici di tamburo.
NICO STAITI (Messina) - Insegna Etnomusicologia e Organologia al DAMS di Bologna, dove è stato allievo e collaboratore di Roberto Leydi, fondatore insieme a Diego Carpitella dell'etnomusicologia italiana. Ha compiuto estensive ricerche sugli strumenti musicali e i repertori tradizionali in Sicilia, pubblicando numerosi saggi sull'argomento, oltre ad una fondamentale monografia sull'iconografia del tamburello in Italia assieme a Febo Guizzi. E' un profondo conoscitore e un buon interprete delle diverse tecniche esecutive del tamburello in Italia.
LEO TADAGAWA (Giappone) - Ricercatore e musicista, dal 1999 ha un incarico di insegnamento presso la Myagi University. Ha fondato nel 1990 l'Associazione Giapponese per gli Scacciapensieri (NKK), ed ha pubblicato per molti anni il bimestrale Koukin Journal. E' uno dei fondatori della International Jew's Harp Society, ed uno dei massimi esperti sulla storia e le tecniche esecutive deigli scacciapensieri in Estremo Oriente.
FABIO TRICOMI (Catania) - Polistrumentista e ricercatore catanese, affianca all'attività di concertista quella di etnomusicologo, di restauratore e di insegnante di strumenti antichi e tradizionali, alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna e in Stages in Italia e all'estero. L'esperienza sugli strumenti tradizionali unita alla pratica degli strumenti medioevali lo porta ad interessarsi all'interpretazione e alla riesecuzione della musica antica. Attualmente suona da solista e in gruppo nei più affermati ensemble e nelle più importanti rassegne di musica antica del mondo, incidendo con molte case discografiche. E' tra i maggiori conoscitori delle tecniche esecutive per i tamburi a cornice in Sicilia e nel Mediterraneo. E' fondatore del gruppo Al Qantarah, con il quale ha inciso due cd e si è esibito in importanti sedi internazionali.
TRIZZI RI DONNA (Palermo) - E' un collettivo femminile che vive la performance come momento di scambio, in cui gli elementi danza, canto e musica si condizionano e completano a vicenda, costituendo una triade indissolubile ed armonica. L'obiettivo comune si ritrova dunque nella gioia primordiale del movimento in gruppo, nel senso di partecipazione a una collettività, nelle possibilità creative di un momento di festa.
GLEN VELEZ (Usa) - Americano di origini messicane, è considerato uno dei più grandi percussionisti attivi nella scena musicale internazionale anche se relativamente poco conosciuto al grande pubblico. Virtuoso e profondo conoscitore dei tamburi a cornice, è responsabile dell’introduzione di questo tipo di strumento nella musica contemporanea (dal jazz, al rock alla musica etno-folk). Creatore di un personale metodo didattico (metodo Handance) che unisce la tecnica didattica indiana (in cui si vocalizzano i ritmi) al movimento del corpo, Glen Velez svolge un'intensissima attività didattica in tutto il mondo. E’ stato insignito di ben tre Grammy Award e votato come Miglior percussionista dell'anno nel 2001 dalla rivista DRUM!. Ha collaborato con numerosi artisti tra i quali: Steve Reich, Rabih Abou-Khalil, Pat Metheny, Richard Stoltzman, Suzanne Vega, Howard Levy, Zakir Hussain, Sonny Fortune, e il siciliano Enzo Rao.
PINO ZIMBA (Aradeo, Salento, Puglia) - Di origini contadine, figlio di un suonatore di tamburello morsicato dalla taranta, è tra i più noti esponenti della cultura musicale popolare del Salento. Straordinario tamburellista, personaggio carismatico, nonché protagonista nel pluripremiato lungometraggio ''Sangue Vivo'' di E. Winspeare, è tra i fondatori del gruppo Officina Zoè prima e degli Zimbaria poi. Con alle spalle una strepitosa carriera concertistica in giro per il mondo e numerosi lavori discografici, il musicista sfrutta da molti anni le sue spontanee doti di comunicatore in stage e seminari sul tamburello e sulla musica salentina in Italia e all'estero.
LUCA RECUPERO è l'ideatore ed il direttore artistico del Marranzano World Festival. Ha compiuto studi di etnomusicologia ed organologia a Bologna, Amsterdam e Londra. Dal 2003 coordina per il Medialab della Facoltà di Lingue laboratori di etnomusicologia, di cui lo stesso festival rappresenta una estensione. Musicista amatoriale, si accosta ai tamburi a cornice dapprima attraverso l'incontro con Pino Zimba e in seguito riscoprendo le tecniche del tamburello siciliano con Fabio Tricomi. Cultore delle musiche di tradizione orale, coniuga lo studio ed il rispetto per gli strumenti e le modalità tradizionali del fare musica con la ricerca di una dimensione interculturale della didattica e della ricerca musicale.