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Gli specchietti per le allodole della Fiat

Mentre continuano le agitazioni dei lavoratori Fiat, certo ostentato ottimismo sembra una grande presa in giro

10 febbraio 2005

Le acque navigate dalla Fiat continuano a non essere per niente tranquille. La volontà del governo di non voler dare alcun aiuto all'azienda automobilistica è stata espressa nuovamente durante l'ultimo incontro tra i vertici del Lingotto e il ministro del Lavoro Roberto Maroni, che ha parlato ''dell'inopportunità dell'ingresso dello Stato nel capitale di Fiat'', inopportunità tra l'altro condivisa dai vertici Fiat, convinti di poter risolvere in tempi rapidi e soddisfacenti la questioni in corso (vedi i rapporti con la General Motors) e definire un futuro radioso per il gruppo.
Futuro radioso che sembra non riguardare i lavoratori. Durante l'incontro tra Maroni e l'amministratore delegato della Fiat, si è infatti affrontato anche il tema dell'occupazione, che continua a non riservare nessuna novità. Maroni ha fatto comunque sapere che il governo sarebbe pronto a sostenere la Fiat solo per quanto riguarda le politiche per l'occupazione. 

Intanto la decisione di manifestare in piazza l'11 marzo i lavoratori Fiat della Mirafiori l'hanno già presa, e nello stabilimento di Termini Imeresi si susseguono le assemblee dei lavoratori (dello stabilimento e delle aziende dell'indotto), per discutere della piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro, sulla quale in fabbrica si voterà la settimana prossima (dal 15 al 17), e della manifestazione nazionale del gruppo automobilistico.
"Il governo nazionale - ha detto Roberto Mastrosimone, della Fiom, parlando della vertenza Fiat - non può fare da spettatore in una questione così drammatica. E' necessaria la riapertura di un tavolo nazionale vista la grande preoccupazione che desta un'azienda che perde quote di mercato, ha un forte debito e rischia di indebolirsi sempre più".
Quanto alla piattaforma sul contratto, i punti centrali illustrati e discussi nelle assemblee sono le nuove regole diLapo Elkann democrazia e un aumento complessivo di 130 euro a regime. I lavoratori sono chiamati ad esprimere il proprio parere sul documento Fim, Fiom e Uil la settimana prossima.

Mentre accade tutto ciò - in sintesi: nessuna novità per il panorama occupazionale per i vertici Fiat, proposte di nuove regole democratiche e aumento dello stipendio per i sindacati -, e la situazione diventa sempre più tesa e delicata, qualcuno si prende il lusso di parlare a vanvera, mostrando e presentando situazioni che con hanno niente a che vedere con la realtà dei fatti.
Stiamo parlando delle dichiarazioni del giovane rampollo di casa Agnelli, Lapo Elkann, che sabato scorso, in occasione della partita tra la Juventus e il Palermo, allo stadio "Renzo Barbera" poco prima della partita ha regalato una Lancia Ypsilon rosa all'attaccante del Palermo Luca Toni, per rinsaldare l'amicizia sportiva tra le due squadre.
Un'operazione di marketing che non si può certo condannare ad Elkann in quanto responsabile Brand Promotion di Fiat Auto, ma al quale si può certamente contestare la motivazione con la quale ha accompagnato l'omaggio al Luca Tonicalciatore: ''Donare la nuova Lancia Ypsilon a Luca Toni è un modo per dimostrare la vicinanza e il rispetto che la Fiat ha nei confronti dei tifosi del Palermo ma soprattutto degli operai dello stabilimento di Termini Imerese''
Dichiarazione che ha offeso il sindaco di Termini Imerese Enzo Giunta, il quale polemizzando con Elkann ha detto: ''La dichiarazione rilasciata da Elkann, appare retorica e inconcludente. Non è questo il modo per manifestare agli operai, alle loro famiglie e al territorio vicinanza e rispetto. Se la Fiat vuole approfittare per cogliere un momento favorevole, sotto il profilo pubblicitario, abbia la sensibilità di non mischiare il sacro con il profano, né di trattare i siciliani come un popolo cui offrire specchietti e collanine colorate''. ''Se poi intende, effettivamente - ha aggiunto il sindaco - manifestare 'vicinanza e rispetto' agli operai ha cento altri modi, tranne quello di fare un dono a un pur apprezzato calciatore. Esistono numerose associazioni ed enti benefici, a Palermo ed a Termini Imerese, che dal dono di un'auto avrebbero modo di trarre effettiva utilità''.

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10 febbraio 2005
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