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Gli Usa hanno tranquillizzato l'Italia: lo scudo spaziale antimissile americano coprirà e difenderà tutta l'Italia

20 aprile 2007

Gli Stati Uniti hanno tranquillizzato l'Italia: il sistema di difesa antimissile ''coprirà tutta l'Italia''.
Ad annunciarlo è stato il generale americano, Henry Obering, dal quartier generale della Nato al termine della riunione del Consiglio Atlantico.
Come è noto, il proposto sistema antimissile americano verrà installato in Polonia (dove sono previsti fino a dieci intercettori) e nella Repubblica Ceca (dove verranno installati gli impianti radar). ''Il sito proposto in Polonia coprirà tutta l'Italia - ha detto il generale Obering rispondendo a chi gli chiedeva se il sistema garantirà anche la copertura del paese -, coprirà gran parte dell'Europa del sud, cominceremo a perdere copertura in paesi come la Grecia e ovviamente la Turchia''. Il generale americano ha quindi voluto ribadire la sua risposta: ''Ma coprirà tutta l'Italia''.

Molti Stati membri della Nato durante la riunione hanno concordato che ''c'è una minaccia crescente sull'Europa'' legata alla proliferazione dei sistemi missilistici. Lo ha dichiarato James Appathurai, il portavoce del segretario generale della Nato, Jaap De Hoop Scheffer. Parlando con i giornalisti al termine del Consiglio nord atlantico tenuto a Bruxelles, Appathurai ha spiegato che, durante le discussioni - centrate sulla controversa proposta degli Stati Uniti di installare uno scudo spaziale antimissile in Polonia e Repubblica Ceca - ''E' stato concordato che c'è una minaccia anche sull'Europa dalla proliferazione dei sistemi missilistici. Molti alleati - ha proseguito il portavoce - hanno detto che si tratta di una minaccia crescente''. Appathurai ha ricordato che Scheffer già in passato ha proposto un possibile collegamento tra il previsto scudo spaziale americano e il sistema equivalente che la Nato sta pensando di realizzare. Di fronte a questa possibilità, ha concluso, gli alleati ''hanno concordato sulla necessità di rendere i due sistemi complementari nel caso in cui il sistema della Nato venga realizzato''.

Concordia che però non c'è con la Russia. Infatti il primo vice premier russo Serghei Ivanov ha respinto l'idea di una cooperazione con gli Stati Uniti sullo scudo spaziale da installare nell'Europa dell'est. ''Non vedo il motivo di parlare dell'eventuale cooperazione per lo scudo spaziale strategico, parlando sinceramente'', ha detto Ivanov. Il programma, ha detto ancora Ivanov, ''per usare un eufemismo, ha un carattere un po' chimerico e per ogni sistema del genere si può trovare un controargomento meno costoso''.
''Certamente non posso dire né concludere che siamo d'accordo su ogni singolo punto'', ha affermato diplomaticamente Scheffer. Il numero uno della Nato ha affermato che gli alleati sono convinti ''che non ci siano implicazioni del sistema americano per l'equilibrio strategico, che dieci intercettori non possono avere questo effetto. La Russia, tuttavia, ha chiarito le sue preoccupazioni''. Scheffer ha aggiunto che ''la Federazione russa ritiene che ci sia una relazione fra le installazioni in Polonia e Repubblica Ceca e le sue capacità strategiche, un'opinione che gli alleati e io stesso non condividiamo''.
Infine, per completare il quadro della distanza tra la Nato e Mosca, l'ex ministro degli Esteri olandese ha indicato che c'è una chiara divisione sulla percezione del pericolo missilistico: ''C'è una differenza di opinione anche sulle minacce dall'Iran, dalla Corea del Nord e altrove'', ha detto.

Scheffer, ad ogni modo, ha precisato che la Nato continuerà la sua discussione con la Russia: ''Continueremo a discutere nella riunione (dei ministri degli Esteri) di Oslo'', con ''piena trasparenza'' per ''eliminare malintesi e paure''. Il numero uno dell'alleanza ha comunque precisato di non aspettarsi decisioni definitive dalla riunione di Oslo e che la discussione sul sistema Usa, sui rapporti con la Russia ed eventuali sistemi di difesa complementari della Nato dovrà continuare.

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20 aprile 2007
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