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Good Night, and Good Luck

Serrato, senza né concessione né pause, un film che posa sulle cose di ieri lo sguardo di oggi

16 settembre 2005






Noi vi segnaliamo...
GOODNIGHT, AND GOODLUCK
di George Clooney
 
Nell'America dei primi anni '50, agli albori della Tv, Edward R. Murrow, un giornalista della Cbs conduce un fortunato programma di inchieste su casi scottanti di attualità sociale, politica e militare. Ma la caccia alle streghe maccartista travolge il programma, inserendo i redattori, Murrow in testa, nelle famigerate liste per le attività antiamericane. Il combattivo cronista non molla, denuncia abusi di potere, difende l'informazione libera, e finirà relegato nella più innocua fascia pomeridiana. Ispirato a un storia vera e al lavoro del padre di Clooney, celebre anchorman statunitense.
Dalle note di regia: "Mio padre è stato un giornalista per trent'anni e sono cresciuto credendo nell'importanza dei cronisti di informare il pubblico e ritenere i potenti responsabili. Mio padre ha basato la sua carriera su questo valore, che è l'elemento più importante del giornalismo televisivo. Mi auguro, con questo film, di aver trattato i giornalisti coraggiosi come meritano. Erano veri patrioti e pertanto dovrebbero essere ricordati come tali".


Distribuzione Mediafilm
Durata 90'
Regia George Clooney
Con David Strathairn, George Clooney, Jeff Daniels
Genere Drammatico


La critica
"Saranno fischiate le orecchie a più d'uno nei piani alti dei nostri palazzi televisivi se è pervenuto fin lassù l'eco del discorso che incornicia 'Good Night, and Good Luck' di George Clooney. Il film dà voce all'indignazione che abbiamo tutti dentro nei riguardi di una tv 'usata per distrarre, illudere, divertire e isolare'. (...) Memore della lezione di 'Tutti gli uomini del presidente', Clooney ripropone in una suggestiva ricostruzione d'ambiente un capitolo di storia del giornalismo in cui si riserva una parte marginale in mezzo a un gruppo di eccellenti interpreti fra i quali primeggia David Strathairn. Nel film in bianco e nero gli attori interagiscono con i personaggi delle registrazioni d'archivio gareggiando in verosimiglianza. (…) Film che posa sulle cose di ieri lo sguardo di oggi, 'Good Night, and Good Luck' segna l'assunzione di Clooney regista nell'empireo di Hollywood e un plausibilissimo candidato al Leone d'oro."
Tullio Kezich, 'Corriere della Sera'

"Alla prima, distratta lettura, 'Good Night, and Good Luck' potrebbe sembrare una scontata rievocazione del periodo maccartista, un accanito pamphlet liberal messo in scena secondo i commi del teatro politico, una pietruzza firmata portata all'altare dell'antiamericanismo di ieri, di oggi e di sempre. Le precise qualità di cui sopra riescono, invece, a scompaginare gli eventuali pregiudizi o paraocchi e, alla fine, a far emergere un messaggio di segno opposto, la lineare esaltazione dei valori intrinseci alla democrazia Usa e la fede nelle sue costanti capacità di reagire alle cicliche e in fondo fisiologiche tentazioni d'involuzione o di ripiegamento. Sulla base di sofferte esperienze familiari, Clooney immerge in un bianco e nero che si fonde perfettamente e in qualche passaggio miracolosamente con rari e preziosi inserti d'epoca la strenua campagna giornalistica che l'anchorman televisivo E. R. Murrow conduce contro le crociate del senatore Joseph McCarthy. (...) Per fortuna degli spettatori, il film non serve per propagandare faziosità da supermarket e il suo autore non è bell'e pronto per essere invitato ai raduni dei simpatizzanti dei tagliagole di Baghdad. Ieri in concorso s'è visto un solido film politico, un po' alla Brooks o Lumet, aspramente critico nei confronti di certi manicheismi americani e dell'oscurantismo di un'informazione schiava degli sponsor, ma sicuramente non dimentico della differenza che esiste tra conflitti civili a cielo aperto e sistematiche pianificazioni di sterminio ideologico."
Valerio Caprara, 'Il Mattino'

"Serrato, senza né concessione né pause, in bianco e nero per poter inserire il repertorio televisivo di quegli anni, splendidamente recitato da tutti, anche da Clooney, in una parte di fianco, ma soprattutto da David Strathairm, un Murrow secco, deciso, indomito. Con la forza di uno spettacolo che però sa anche affidarsi a uno stile in cui il cinema vince. Conquistando senza fatica."
Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo'

"La virgola di 'Good Night, and Good Luck' indica la pausa che il reale conduttore tv Edward R. Murrow lasciava cadere nella consueta formula di commiato a fine programma. David Strathairn lo interpreta bene, ma è una gara nel cast a chi è più bravo in questo intreccio di ironia e di amarezza senza lieto fine, che pare glorificare la Cbs come paladina degli oppressi, salvo mostrare che i suoi dipendenti non potevano sposarsi fra loro, salvo licenziamento di entrambi. Fossero pro o contro McCarthy."
Maurizio Cabona, 'Il Giornale'

"Alcuni film non sono eccezionali ma è bene che esistano. Good night, and good luck appartiene a questa categoria. E' lievemente noioso, e molto statico (...), l'unica cifra stilistica che lo contraddistingue è la scelta del bianco e nero (...). Ma è bello sapere che c'è. Non tanto per la storia che racconta (...) quanto per i riverberi politici e morali che tale storia ha sull'oggi. In America e anche da noi. (...) Clooney sembra suggerire che oggi ci vorrebbero non uno, ma cento, mille, diecimila Murrow in grado di rinfacciare ai politici americani (e non solo) tutte le schifezze che combinano. (...) Quel che in Good night, and good luck è un rischio, nell'Italia di Berlusconi è realtà."
Alberto Crespi 'L'Unità'

"Bisogna riconoscere a George Clooney una sincerità nell'impegno e nell'accollarsi rischi, anche se misurati. (...) Un lucido e freddo film politico (...). un oggetto pedagogico utile ma troppo poco ispirato per sedurre."
Olivier Seguret 'Liberation'

Steven Soderbegh è uno dei produttori esecutivi - Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a David Strathairn e Osella d'Oro per la migliore sceneggiatura a George Clooney e Grant Heslov alla 62ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2005).

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16 settembre 2005
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