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Grande paura sul traghetto Napoli-Palermo

Un incendio è divampato sulla motonave Tirrenia ''Florio''. Tutti salvi i passeggeri

29 maggio 2009

"E' stato terribile, siamo stati svegliati dalle grida dei passeggeri e abbiamo visto fiamme altissime provenire da giù, dalla stiva".
E' la prima testimonianza di una dei passeggeri a bordo della nave traghetto 'Vincenzo Florio', in navigazione tra Napoli e Palermo, che all'alba di oggi ha preso fuoco nei pressi di Ustica.
Le fiamme si sono sviluppate verso le 4:00 nel garage, quando la nave si trovava ad una ventina di miglia da Palermo. A bordo c'erano 456 passeggeri più i componenti dell'equipaggio. Tra i passeggeri, anche una scolaresca di 65 bambini in gita. Tutti sono stati evacuati e non ci sono feriti, ma alcune persone sono rimaste intossicate dal fumo. In tempi rapidi infatti tutti i passeggeri della Florio sono stati trasbordati sulle motovedette della Guardia costiera intervenuta sul posto.

Il personale della nave è rimasto a bordo. Per spegnere l'incendio si sono subito messi al lavoro, oltre agli uomini dell'equipaggio, anche i vigili del fuoco provenienti da diversi comandi della Sicilia.
Nella stiva della motonave c'erano 50 camion e 104 auto ed è probabilmente da uno dei garage che si sono sprigionate le fiamme. Il rogo ha prodotto una grande nube di fumo, la causa principale che ha scatenato il panico a a bordo.
"Secondo una prima ricostruzione le fiamme si sono sprigionate, intorno alle 4 di mattina, dal garage della nave, sotto il Ponte 6. A quel punto i passeggeri sono stati fatti salire sulla plancia ed è ripresa la navigazione. Dopo mezz'ora si sono bloccati i motori del traghetto, sono divampate nuovamente le fiamme ed è ripreso a salire il fumo". Lo ha detto, ricostruendo le fasi dell'incendio, l'ammiraglio Ferdinando Lavaggi, della Capitaneria di Porto di Palermo. "Sul posto - ha aggiunto Lavaggi - sono arrivate immediatamente le motovedette e, comunque, a poca distanza c'era una nave della Snav. Dopo il secondo allarme è stato deciso di fare evacuare la Florio".

A bordo della Florio c'era anche l'attore palermitano Sergio Friscia. Il cabarettista è stato trasferito sulla motovedetta della Capitaneria di porto che lo ha portato a nel porto di Palermo. "Poco dopo le cinque l'equipaggio ci ha svegliati bussando a tutte le porte delle cabine - ha raccontato al telefono con la voce ancora strozzata dall'emozione - ci hanno gridato di uscire subito e di metterci il salvagente. Noi abbiamo subito visto che il nostro piano era pieno di fumo, così ho preso un asciugamano e l'ho bagnato, mettendomelo sul viso". Friscia ha raccontato che ci sono state scene di panico tra i passeggeri. "Però dopo 10 minuti sembrava che la situazione fosse tornata alla normalità e il traghetto ha ripreso a navigare - ha raccontato - Ma dopo neanche altri 10 muniti la nave era di nuovo piena di fumo nero. Così ci hanno detto di andare tutti verso le scialuppe". Lì però è scoppiato l'inferno. "Sembrava di stare sul Titanic - dice ancora Friscia - Nessuno voleva seguire le indicazioni degli uomini dell'equipaggio, che volevano fare scendere prima i bambini e le donne. Non si capiva più niente. C'era una ressa incredibile. C'è voluto del tempo per riuscire a riportare la situazione sotto controllo". Sergio Friscia non è salito sul traghetto di appoggio, ma sulla motovedetta della Capitaneria di porto. "Con me ci sono una donna incinta e una bambina che stanno male e sono molto spaventate", ha raccontato l'attore che ha anche voluto esprimere il suo ringraziamento all'equipaggio. "Sono stati molto efficienti", ha concluso.

Ed è già arrivato in mattina, nel porto di Palermo, il traghetto Sardegna della Snav dove sono stati trasbordati i passeggeri della nave Florio. In banchina anche la motovedetta della Guardia Costiera con gli altri 36 passeggeri.
"Pensavamo di morire. Ci siamo resi conto dell'incendio quando è suonato l'allarme alle 03.45. Siamo subito corsi fuori dalla cabina e siamo saliti sul ponte". Ha raccontato un'altra passeggera appena arrivata a Palermo. "Ci eravamo tranquillizzati - aggiunge - dopo che il primo incendio sembrava fosse stato domato. Ma quando abbiamo visto che le fiamme avevano ripreso vigore dopo mezz'ora ci siamo angosciati sul serio e abbiamo pensato al peggio". "Verso le 05.30 - ha raccontato ancora - sono cominciate le operazioni di trasbordo: sulle scialuppe hanno trasferito le persone portandole sulla motovedetta e sull'altra motonave". Sull'imbarcazione c'era anche una bimba di 4 anni con la zia che, arrivata in porto, è stata subito assistita dagli operatori del 118. "Sul posto - ha aggiunto - sono arrivate immediatamente le motovedette e, comunque, a poca distanza c'era una nave della Snav. Dopo il secondo allarme è stato deciso di fare evacuare la Florio".

A bordo della nave si trovano ancora i componenti dell'equipaggio, che stanno collaborando con i vigili del fuoco nelle operazioni di spegnimento del rogo. Per tutta la mattinata sono state in azione tre motobarche dei vigili del fuoco, una di Palermo, un'altra del distaccamento di Trapani e la terza proveniente da Milazzo (Messina), oltre a numerose motovedette della Guardia Costiera e dei carabinieri. La situazione, secondo la centrale operativa della Capitaneria di Porto di Palermo che sta coordinando le operazioni, è "sotto controllo". La "Florio" viene rimorchiato verso il porto di Palermo e l'arrivo è previsto intorno alle 14.

La Procura di Palermo aprirà un'inchiesta sull'incendio. "La competenza territoriale - ha spiegato il procuratore Francesco Messineo - dovrebbe essere nostra, sia se si considera il luogo in cui il rogo è divampato, indicato in 25 miglia da Palermo, sia se si prende come punto di riferimento il porto di approdo". "In questi casi - ha detto ancora Messineo - vengono fatte una serie di indagini tecniche sulla nave e poi si interrogano comandante ed equipaggio per cercare di ricostruire i fatti". Messineo ha aggiunto che se le prime indicazioni dei vigili del fuoco, ossia che il rogo si sia sprigionato dall'incendio di un'auto imbarcata a bordo della nave, fossero confermate "si dovrà capire se le cause siano accidentali o se sia individuabile una colpa".
Nel novembre 2004 la nave traghetto Florio, ha avuto un altro episodio simile. Uno dei motori era andato a fuoco, ma le fiamme vennero spente grazie all'impianto di emergenza. Su questa nave, la compagnia ha effettuato diversi interventi di manutenzione nel corso del tempo.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, Corriere.it]

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29 maggio 2009
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