Grande Sud attacca, M5S risponde
Il MoVimento 5 Stelle Sicilia risponde alle insinuazioni del partito di Miccichè
"E’ bene che lo si dica chiaramente, ieri quello del Movimento 5 Stelle all’Ars è stato un grande bluff. Perpetrato ai danni dei cittadini siciliani. Presentarsi davanti a telecamere e taccuini annunciando di voler rinunciare al rimborso elettorale, così come ha fatto il portavoce del Movimento in Sicilia Giancarlo Cancelleri, è un’ottima operazione d’immagine. Peccato che si sia trattato di un pessimo esempio di rispetto della verità".
Così l’ultimo editoriale di Grande Sud News, l’organo di informazione online di Grande Sud, il partito guidato da Gianfranco Miccichè.
"Rinunciare significa fare a meno di qualcosa che si possiede. I grillini - prosegue il corsivo - non hanno rinunciato a nulla. Non possiedono, fino a prova contraria e li invitiamo a smentirci, i requisiti necessari, stabiliti dalla legge 96 del luglio 2012, per accedere ai rimborsi elettorali. Pretendono di vendere la pelle dell’orso prima che l’abbiano ucciso. Ovvero, come in una delle più classiche scene del repertorio del Principe Antonio De Curtis, provano a vendere allo sprovveduto la Fontana di Trevi. C’è - scrivono ancora - una sottile ma consistente differenza tra il non volere qualcosa che ti spetta e il dire di rifiutare qualcosa che per legge non ti spetta. Non è possibile rinunciare a dei soldi pubblici che non puoi ottenere. Questo è un inganno".
"Attenzione, queste nostre considerazioni - precisa ancora Grande Sud News - nulla hanno a che vedere con il legittimo diritto di critica da parte del Movimento 5 Stelle dell’istituto finanziamento pubblico ai partiti. Rivolgiamo l’attenzione al loro modus comunicandi, cioè alla leggerezza dialettica con la quale trattano temi così delicati e dall’impatto mediatico imponente. Perché i quindici neo parlamentari regionali hanno voluto inscenare questa pupiata? Non ci interessa - continua - evidenziare il fatto che abbiano anche sbagliato a fare i conti e pertanto non voluto presentare alla stampa la gigantografia dell’assegno con la cifra errata. Non ci interessa sottolineare la scelta di mostrare una lettera di rinuncia ai rimborsi che fa riferimento ad una legge non più in vigore, inutile pertanto sia dal punto di vista formale che sostanziale".
"Chiediamo al Movimento 5 Stelle di dire la verità. Raccontare ai siciliani le cose come stanno. Perché avete ingannato i vostri e altrui elettori?”, conclude l’organo di informazione di Grande Sud.
Prontamente, il MoVimento 5 Stelle ha risposto alle accuse lanciate da Grande Sud. Le recenti cronache che palesano lo scempio che alcuni partiti (e gli scellerati controllori/controllati) effettuano con i soldi dei cittadini, attraverso i rimborsi elettorali è ormai cosa nota. A sottolineare come tale prassi sia giustificata e giustificabile da taluni politici di professione, sono gli attacchi che questi fanno al Movimento 5 Stelle che è al momento l’unica forza politica siciliana ad aver espresso la ferrea volontà di non volere alcun centesimo dai cittadini per la gestione dell’attività politica.
Il Movimento 5 Stelle Sicilia è dunque al momento considerato pericoloso e quindi da screditare, per via del fatto che rompe un meccanismo talmente diffuso, che ha fatto della politica un mestiere, un mestiere mantenuto però dalle tasse dei cittadini.
Da queste premesse nascono probabilmente le sortite del Grande Sud di cui è leader Gianfranco Miccichè che titola una dichiarazione alla stampa in questo modo: "Da M5S grande bluff, hanno ingannato i siciliani". Aldilà della violenza dialettica con cui Grande Sud si è espresso nei confronti del Movimento, agli stessi attivisti a Cinque Stelle preme sottolineare che, se il bluff è non volere soldi dai cittadini, per il Movimento 5 Stelle va più che bene, ma occorre andare per ordine: Miccichè attacca il Movimento Cinque Stelle di non poter usufruire di rimborsi elettorali, perché non ha uno statuto.
A tale proposito si invita il sig. Miccichè a prendere visione della pubblicazione_2R a cura della Regione Siciliana che sancisce chiaramente che per presentarsi ad una tornata elettorale e depositare le candidature occorra quanto segue:
art. 4 § 4 - Modalità di deposito.
Il deposito del contrassegno deve essere effettuato, ai sensi del secondo comma dell'art. 12, da persona munita di mandato, autenticato dal notaio e rilasciato dal presidente o segretario o coordinatore in ambito regionale del relativo partito o formazione politica. (http://www.regione.sicilia.it/famiglia/elettorale/PUBBLICAZIONE_2R_2012_con_allegati.pdf)
Nel caso del Movimento 5 Stelle Sicilia, come noto, privo di presidente o segretario regionale o nazionale, si è dovuto creare e registrare l’atto costitutivo con relativo statuto della associazione denominata "Movimento Cinque Stelle Sicilia" (di cui è coordinatore per il primo anno Giancarlo Cancelleri), proprio per rispondere a tali disposizioni che richiedono per la presentazione delle liste, un rappresentante legale che fosse un segretario, un presidente o un coordinatore. Lo Statuto è stato regolarmente presentato in data 11 Settembre 2012.
Altro punto sul quale il Movimento Cinque Stelle Sicilia intende prendere posizione, è riferito agli attacchi della coordinatrice dei club del grande sud Costanza Castello, che oltre all’accusa di non avere uno statuto, aggiunge che questo potrebbe non rispettare il principio che richiede che lo statuto sia "conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti".
Si invita la signora Castello a prendere visione del relativo statuto che nell'art. 2 riguardante "Scopo dell'associazione" riporta esattamente quello di promuovere la partecipazione democratica di tutti i cittadini, cosa che il M5S fa a prescindere dallo statuto. Inoltre il riferimento della signora Castello inerente il mancato rispetto delle minoranze, non trova alcuna prova nell'esperienza del Movimento Cinque Stelle Sicilia.
Tornando ancora alle sortite di Miccichè, è vero che la nuova disposizione in termini di rimborsi elettorali non impone la presentazione di una rinuncia, ma nemmeno la vieta. Il Movimento ha quindi scelto la via della chiarezza con una rinuncia formale ad una cifra, che a prescindere dalla sua entità, sarebbe comunque stata la più alta tra tutti i partiti che hanno preso parte alla tornata elettorale del 28 Ottobre 2012 in Sicilia.
- Atto costitutivo Associazione "Movimento Cinque Stelle Sicilia" (pdf)
- Noi quei soldi non li vogliamo! (Guidasicilia.it, 14/11/12)