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Greenpeace a Catania per una raccolta di firme contro gli incentivi pubblici agli inceneritori

Sabato 26 dalle ore 16.30, e domenica 27 dalle ore 11, in via Etnea altezza ''Rinascente''

25 novembre 2005

Con quest'iniziativa vogliamo invitare tutti i cittadini a firmare la petizione contro gli incentivi pubblici agli inceneritori, che se non ricevessero i sussidi statali come attualmente accade, pagati dai contribuenti, non sarebbero certamente in grado di stare sul mercato.
Le ricerche hanno dimostrato che gli inceneritori producono centinaia di agenti inquinanti, fra cui diossine e metalli pesanti.
Nonostante la documentazione scientifica prodotta a livello internazionale e la crescente protesta fra gli italiani, governo, regioni e province sembrano ancora intenzionati a realizzare sempre più nuovi impianti. Eppure promuovere alternative sostenibili all'incenerimento è possibile.
E' quanto stanno concretamente realizzando città e regioni in Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda che, in un arco di tempo relativamente breve (in genere 5 anni o meno), hanno ottenuto riduzioni molto significative di smaltimento in discarica - fino al 70% - senza ricorrere a impianti di incenerimento. Per esempio Halifax, una cittadina di 350.000 abitanti in Canada, ha raggiunto ben il 61% di riduzione della quantità di rifiuti destinati allo smaltimento finale; Edmonton, 900.000 abitanti nello stato di Alberta, ha raggiunto il 70% nel 2000. Nel Regno Unito, l'Essex è stata la prima contea ad adottare il target del 60% entro il 2007.
In Sicilia invece si progettano strutture di incenerimento in zone già gravemente colpite come Augusta e ad alto rischio come Paternò oltre che ad Agrigento e Palermo, rendendo di fatto impossibile una effettiva applicazione di politiche diverse dall'incenerimento.
 
Greenpeace e la Rete nazionale Rifiuti Zero chiedono la riduzione della produzione dei rifiuti, a favore di raccolta differenziata, riutilizzo e riciclaggio, il blocco delle sovvenzioni e degli incentivi all'incenerimento, da dirottare invece verso programmi di riduzione e di riciclaggio.
L'incenerimento dei rifiuti comporta, infatti, oltre ai costi sanitari e ambientali documentati, anche costi economici molto elevati. 

Documenti sulle alternative all'incenerimento:
- Discariche rifiuti senza inceneritore
- Rifiuti a freddo

Approfondimenti ed esperienze in atto sulle alternative all'incenerimento sono sul sito GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives): www.no-burn.org

Sito campagna inquinamento di Greenpeace: www.greenpeace.it/inquinamento
Sito Rete Nazionale Rifiuti Zero: http://ambientefuturo.interfree.it/

INFO
-
www.greenpeace.it
- www.greenpeace.it/local/catania

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25 novembre 2005
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