Grosso incendio in un deposito di vernici palermitano. Non si esclude possa essere opera del racket
Fiamme altissime e una densa nube nera hanno sovrastato stamane il cielo di Palermo. La causa un grosso incendio scoppiato in un deposito di vernici e materiale plastico del negozio Guajana, lungo la circonvallazione di Palermo.
Numerose le squadre di vigili del fuoco accorse per domare il rogo che ha bloccato la viabilità dell'intera zona. Sul posto vi sono anche diverse volanti della polizia.
I pompieri hanno comunque circoscritto le fiamme, ma il rogo non è ancora spento. ''La situazione è sotto controllo, grazie al lavoro dei vigili del fuoco e della protezione civile, ma riteniamo che c'è stata emissione di diossina nell'aria'', ha riferito il direttore dell'Arpa Sicilia, l'agenzia per l'ambiente, Sergio Marino, il quale ha aggiunto che ''il risultato sui prelievi richiederà un paio di giorni. L'aria nella zona, ovviamente, non è di qualità eccellente - aggiunge Marino - ma non parlerei di pericolosità''. La nube che avvolgeva l'area, nelle ore si è man mano diradata.
Sconosciute al momento le cause dell'incendio sul quale sta indagando la polizia, che non esclude possa esserci il racket delle estorsioni. La ditta ''Guajana ferramenta'', tra le più antiche di Palermo, (dalla fine dell'800 condotta dalla famiglia Guajana), ha aderito alla campagna di consumo responsabile promossa dal comitato ''Addiopizzo'' per favorire gli acquisiti negli esercizi che dichiarano di non pagare estorsioni. Inoltre , il proprietario del deposito, Rolando Guaiana, aveva ricevuto in passato qualche messaggio intimidatorio, che aveva denunciato ai carabinieri, ma non avrebbe mai ricevuto esplicite richieste di pizzo. Per questo, secondo la polizia, l'incendio potrebbe essere doloso.
[Foto d'archivio]