Gruppo Distillerie Bertolino: che fare? Tra difficoltà economiche-lavorative e danni ambientali
La distilleria Bertolino c'è chi la vuole e chi non ne vuole sapere...
I problemi per la Bertolino e causati dalla Bertolino sono sempre stati parecchi e complessamente articolati. Un'azienda che non ha mai avuto vita facile e che sicuramente l'ha complicata ai cittadini residenti nei luoghi dove la distilleria è insediata e si cerca di insediare.
Eppure, per una difficoltà risolta tante altre ne nascono e le battaglie della Bertolino e contro di essa continuano senza un'apparente risoluzione.
''E' inaccettabile che dopo la chiusura della distilleria Bertolino le cantine sociali siciliane siano in grave difficoltà: sono infatti sette le aziende idonee ad effettuare le distillazioni comunitarie iscritte all'albo regionale, e di queste solo due sono al momento ferme per intervento della magistratura. E' dunque necessario attivarsi perché le altre cinque possano soddisfare le richieste delle cantine siciliane''. Questo è quello che dicono i deputati Ds Camillo Oddo e Domenico Giannopolo. I parlamentari nei giorni scorsi hanno presentato un'interrogazione al presidente della Regione, all'assessore regionale all'Agricoltura e all'assessore regionale al Territorio per chiedere ''quali iniziative intende mettere in atto il governo regionale per garantire il rispetto dei contratti della distillazione facoltativa e non ancora onorati dall'azienda Bertolino; quali iniziative intende perseguire l'assessorato regionale Territorio ed ambiente per verificare, nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza ambientale, se è possibile l'attivazione dell'altra metà della distilleria Bertolino non soggetta a sequestro e per sapere quindi quali sono le giustificazioni addotte che ne impediscono il funzionamento parziale; se non si ritiene opportuno prevedere la possibilità di indurre l'azienda a distillare presso altri stabilimenti presenti nel territorio regionale e, in caso di ulteriore rifiuto dell'azienda stessa, se non si ritenga opportuno perseguire le iniziative necessarie a rendere nulli i contratti''.
Dall'altra parte sono tanti i comitati spontanei che si sono costituiti e che mettono in guardia contro i danni ambientali che che l'attività della distilleria sembra possa provocare, e per evitare i quali ultimante una parte dell'azienda è stata sequestrata.
Dal 1998, Mazara del Vallo è diventata una cittadina ''resistente'' contro i tentativi dell'azienda di Partinico di insediarsi nel territorio mazzarese e realizzare quello che il Comitato Studenti Imbattibili descrivono come un grande impianto industriale (truccato da distilleria) per la produzione di: alcool, additivi per la benzina (da vendere all'Estero), energia elettrica, trasformare la biomassa (rifiuti solidi urbani compresi).
Di seguito pubblichiamo un documento che proprio il C.S.I. (Comitato Studenti Imbattibili) ci ha mandato in redazione.
C.S.I. - Comitato Studenti Imbattibili Mazara del Vallo - Petrosino - Marsala
ULTIMISSIME SULLA ''TELENOVELA'' BERTOLINO
Presso l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente (ARTA), il calendario sembra essersi fermato al febbraio 2002, allorché la ditta Bertolino ripresentò alla Regione Siciliana un progetto rinnovato, rispetto a quello presentato nel 1997, per realizzare: non una tradizionale ''distilleria'', bensì un ''Impianto industriale destinato alla produzione di etanolo per 'carburanti verdi' e di energia elettrica mediante trasformazione di biomasse''. (da vendere in Svezia ed altri Paesi Extra Europei per tutelare l'ambiente di quelle zone)
Eppure l'anno 2005 era iniziato con una serie di avvenimenti molto significativi e ben promettenti:
12 gennaio '05: il Ministero delle Attività Produttive, anche per l'interessamento della Commissione nazionale Antimafia, decreta la revoca del finanziamento a suo tempo concesso;
17 gennaio '05: una nota del Ministero dell'Ambiente, richiama l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente all'osservanza delle norme di salvaguardia dei Siti di Interesse Comunitario, onde evitare l'attivazione di una procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea;
22 febbraio '05: l'Assemblea Regionale Siciliana, finalmente, discute ed approva con solo due astenuti, tre mozioni che impegnano il Governo Siciliano ad impedire la realizzazione del megaimpianto industriale Bertolino in territorio di Mazara del Vallo. I cittadini hanno ribadito la loro forte contrarietà all'insediamento del mega impianto industriale che vogliono ''camuffare'' come semplice ''distilleria'', tacendo che esso è in grado di produrre additivi per le benzine, energia elettrica, incenerire le ''biomasse'' ( rifiuti solidi urbani compresi!);
11 febbraio '05: consiglieri comunali, studenti, cittadini si sono incatenati davanti al Museo del ''Satiro danzante'', per ritardarne la partenza per il Giappone. Si chiedeva, semplicemente, che il governo regionale si esprimesse sulla vicenda Bertolino;
16 aprile '05: ''soltanto'' 10.000 cittadini di tutte le età, appartenenti a tutti i ceti sociali, credi politici e religiosi, sono scesi in piazza per ''gridare il proprio NO al megaimpianto''.
E' una lotta di civiltà e di democrazia, ma sembra che queste parole non abbiano più senso nella nostra Sicilia
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, infatti, presso l'ARTA il gioco dello scarica barile è sempre più di moda! Ci risulta che, a seguito della suddetta nota Ministeriale, tutto l'incartamento relativa alla ''telenovela Bertolino'' viene rinviato da un ufficio ad un altro perché i funzionari che espressero (allora) parere d'Incidenza positivo, asseriscono (ora) che i loro contratti ''non contemplano'' competenze sulla Valutazione d'Incidenza e/o sulla Valutazione Impatto Ambientale! Per cui staremo sei mesi ad aspettare che qualcuno si decida a produrre questa valutazione, altri sei mesi perché poi si pronunzi il C.R.U. altri due anni prima che l'Assessore al ramo emetta il suo decreto! E noi, Resteremo a guardare da dove soffia il vento?
Ai mazaresi le ''motivazioni tecniche'' interessano ben poco! E' stato ribadito in tutte le salse che Mazara del Vallo non vuole questo tipo di industrializzazione, e quindi il Governo Regionale DEVE trovare il modo per mettere fine a questa vicenda che rischia di diventare drammatica.
Sì perché, qualcuno, sfruttando la crisi in cui versano gli agricoltori vitivinicoli, vorrebbe imporre la realizzazione di tale mega industria nel nostro territorio.
Il Governatore della Sicilia On. Salvatore Cuffaro, interessato anche nella sua qualità di Commissario Delegato all'Emergenza Idrica, non può permettersi il lusso di tacere su questa vicenda! Da tre anni l'Amministrazione Comunale di Mazara del Vallo richiede - non ascoltata -, che il Governatore indica una conferenza di servizio sulla vicenda.
Noi del C.S.I., come molte Associazioni Ambientaliste e di Volontariato, infinite volte abbiamo richiesto allo stesso Governatore di essere ricevuti. Ci siamo fatti ''raccomandare'' da importanti uomini politici del suo stesso partito politico, l'UDC, da Sua Eccellenza il Prefetto di Trapani, ma tutto è stato inutile. Sembra che ''qualcuno'' non voglia che si discuta di questo argomento! Gran bell’esempio di democrazia popolare!
Solo noi del C.S.I., rischiando in prima persona, abbiamo avuto il coraggio di ''obbligare'' il 'Nostro' ad ascoltarci anche se per pochi minuti. Ciò è successo in occasione dell'ultima campagna elettorale, lo abbiamo bloccato all'ingresso di un Cine-Teatro, gli abbiamo rimproverato di non darci risposte (ci rimanda indietro, non lette, le e-mail che gli inviamo), gli abbiamo consegnato un nostro dossier che si era impegnato a leggere e ci aveva promesso che, a breve, ci avrebbe ricevuto. Ancora aspettiamo!
Ma del resto cosa si può pretendere da un Governatore che ai giovani dice:
''io ho le mie idee e me le tengo per me…''; ''qui c'è un problema di scelte politiche…''; ''...la risposta non dipende da me…''.
Per un medico-politico, è poi così difficile decidere tra i due articoli della Costituzione:
1. art 41 ''Diritto d'impresa'': invocato dalla ditta privata Bertolino
2. art.32 ''Tutela della salute'': invocato ''solo'' dall'intera Provincia di Trapani?
Con soddisfazione, abbiamo preso atto della volontà espressa congiuntamente dall'Amministrazione e dal Consiglio Comunale di intraprendere un'azione comune che possa ''obbligare'' l'On. Cuffaro a dirci, una volta e per tutte, quale destino ha riservato a Mazara ed ai suoi abitanti. Ma, se per qualche motivo d'interesse nazionale e/o internazionale: ''Mazara, delenda est'', vogliamo almeno saperne il motivo!
Se è ben nota la caparbietà della proprietaria del ''Gruppo Distillerie Bertolino'' nel perseguire i suoi scopi, di sicuro, NOI del C.S.I. non siamo da meno!
Se lei è spinta dalla sua ''necessità'' imprenditoriale di ''fare soldi'', NOI abbiamo un obiettivo ben più importante dei soldi: la salvaguardia della nostra salute e del nostro futuro.
Siamo disposti a tutto!
Angela Anselmo, Responsabile del C.S.I.
Mazara del Vallo 20 Maggio 2005