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HIV in Sicilia. Nell'Isola in dieci anni i malati di AIDS sono raddoppiati: dai 693 del 1997 ai 1104 del 2006

11 marzo 2008

I dati del Rapporto del CoA (Sistema nazionale di sorveglianza del Centro operativo Aids) pubblicato nel novembre scorso illustravano, per la prima volta, una frenata a livello mondiale della pandemia dovuta all'infezione da HIV/AIDS. Dati che facevano riferimento a quelli riportati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di Ginevra. Attualmente le persone viventi con infezione da HIV sarebbero nel mondo 33.3 milioni, di cui 2.5 milioni di bambini. La maggior parte dei sieropositivi, circa 22.5 milioni, vive nell'Africa sub-Sahariana, mentre la seconda area più colpita, con circa 4 milioni di persone infette, risulta essere il Sud-Est Asiatico. In Europa occidentale e centrale vivrebbero circa 760.000 sieropositivi, e 1.6 milioni in Europa orientale.

In Italia, analogamente a quanto è avvenuto negli altri Paesi industrializzati, frena l'incidenza di malattia conclamata e diminuisce la mortalità. Dall'inizio dell'epidemia (all'inizio degli anni '80) ad oggi, si sono verificati circa 58.400 casi e 35.300 di questi sono deceduti, ma la curva epidemica dei casi di AIDS tende a rallentare: mentre nell'anno del picco, il 1995, si verificarono oltre 5.600 casi di malattia conclamata, per il 2007 se ne sono stimati circa 1.200. Ciò è dovuto soprattutto all'effetto della terapia antiretrovirale combinata. L'allungamento della vita determina però un aumento della prevalenza di persone che vivono con una diagnosi di AIDS: ad oggi ne stimiamo oltre 23.000. Altrettanto accade per i sieropositivi (che comprendono sia le persone affette da AIDS che quelle infette, ma che ancora non hanno sviluppato i sintomi caratteristici della malattia conclamata). Sebbene in questo caso i numeri non possono essere altrettanto accurati rispetto a quelli dell'AIDS (ricordiamo infatti che il sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di HIV non copre ancora tutto il territorio nazionale), si stimano oltre 120.000 persone sieropositive. Questo numero tende ad aumentare lievemente, in quanto ogni anno si verificano circa 3.500-4.000 nuove infezioni che si vanno ad aggiungere alla gran parte di quelle acquisite negli anni precedenti: l'aumento della sopravvivenza delle persone sieropositive comporta, anche in questo caso, un aumento del numero di infetti a livello del territorio nazionale.

Osservando i dati del CoA riguardanti la Sicilia, in dieci anni (dal 1997 al 2006) i casi di Aids sono passati da 693 a 1104: in questa maniera l'isola va a piazzarsi al quinto posto tra le regioni a più alto tasso di ammalati di Hiv.
Il virus ha colpito, nello stesso arco temporale, 9 bambini al di sotto dei 12 anni (quasi uno all'anno). I dati più alti si registrano a Catania dove sono stati segnalati 38 nuovi casi di sieropositivi tra gennaio e settembre 2007.
Dal 1982 a dicembre 2006, secondo il Coa, sono stati notificati in Italia 57.531 casi di Aids, di cui 1452 nell'ultimo anno. Del totale dei casi diagnosticati il 72,4% sono di sesso maschile, l'1,3% in età pediatrica. E la mortalità resta alta: 35.112 pazienti, pari al 62% dei malati, sono deceduti.
Si nota, infine, un aumento della proporzione dei casi attribuibili alla trasmissione sessuale e una diminuzione di quella delle altre modalità di trasmissione. Solo il 35% dei malati ha fatto uso di terapie antiretrovirali.

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11 marzo 2008
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