I 12 siti archeologici che la Regione ha deciso di ripulire
Il Dipartimento Beni culturali ha compilato la lista delle priorità
Dopo l’allarme degrado lanciato in questi giorni per il Castello a mare di Palermo, chiuso ai turisti da tre mesi e oggi sommerso da preservativi, fazzoletti, escrementi umani e animali, erbaccia alta fino a due metri e col rischio incendio ai primi venti di scirocco, il Dipartimento Beni culturali della Regione siciliana ha individuato 12 siti come "priorità" per gli interventi di diserbo e ripulitura che coinvolgeranno pure i 24mila lavoratori forestali, come indicato dal governatore Rosario Crocetta (LEGGI).
E tra questi c’è appunto il Castello a Mare ma anche la casa museo di Pirandello, in contrada Kaos ad Agrigento (LEGGI).
L'elenco è stato trasmesso dal dirigente dei Beni culturali Gaetano Pennino al direttore del dipartimento sviluppo rurale e territoriale, Felice Bonanno, che pianificherà le azioni direttamente con i responsabili dei siti e dei musei coinvolti, che assorbono il 95% dei turisti che visitano ogni anno il patrimonio culturale della Sicilia.
Nella lista delle 'priorità' ci sono l'area archeologica Neapolis a Siracusa, il Teatro Antico a Taormina, il Museo e l'area archeologica di Naxos e la riserva di Isolabella, tutti nel messinese. E ancora il Museo archeologico regionale di Gela, la Biblioteca Museo Luigi Pirandello, il Museo regionale della Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, i Parchi archeologici di Segesta e Selinunte a Trapani, il Museo regionale di Aidone, l'area archeologica e Antiquarium di Solunto. A questo primo elenco, ne seguirà un secondo con altri siti sui quali il Dipartimento Beni culturali chiederà di intervenire per riportare il decoro nelle aree e nei musei. [Travelnostop Sicilia]