I 47 simboli
Scaduto il termine per depositare i simboli dei partiti che parteciperanno alle regionali
Sono 47 i contrassegni dei partiti e delle formazioni politiche depositati presso l'ufficio elettorale dell'assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica. Il termine ultimo per il deposito dei simboli è scaduto ieri, domenica 16 settembre, alle 16.
Oggi e domani, fino alle 19.30, i simboli presentati sono visionabili, nell'ufficio elettorale, in via Trinacria a Palermo, da parte di tutti i rappresentanti di partiti e gruppi politici che entro il 18 settembre alle 19.30 possono segnalare all'assessorato eventuali identità e/o confondibilità dei contrassegni presentati.
L'assessorato, entro il 19 settembre, inviterà i depositanti dei contrassegni segnalati per identicità e/o confondibilità, a sostituirli entro 48 ore. Decorso tale termine, l'assessorato provvede, su proposta di una apposita commissione, nel giorno successivo a pubblicare i contrassegni definitivamente ammessi mediante affissione nei locali dell'assessorato.
Entro 24 ore da tale affissione (23 settembre), i rappresentanti dei partiti o gruppi politici interessati possono proporre reclamo contro il provvedimento di ammissione o di esclusione mediante ricorso da depositare alla segreteria dell'ufficio centrale regionale presso la Corte d'appello di Palermo, il quale si pronunzia con unica decisione entro un giorno. Entro il 26 settembre, l'assessorato restituirà un esemplare del contrassegno definitivamente ammesso al depositante.
Dai simboli ai protagonisti - "I siciliani hanno diritto a una Regione normale, non faremo alcuna rivoluzione, con un progetto e un metodo di governo differente". Continua ad usare toni pacati Nello Musumeci, candidato per il Pdl alla presidenza della Regione siciliana, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta sabato mattina a Siracusa.
"Non è più tempo di scontro e di demonizzazione. Dobbiamo indicare ai siciliani una strada per il futuro fatta di serietà e ottimismo - ha aggiunto -. Perché i siciliani non ci chiedono miracoli, ma umiltà e coerenza. Dire quello che si pensa e fare quello che si dice. E farlo con efficienza e concretezza, in una cornice di legalità e di onestà. Solo così si costruisce un progetto serio".
Il suo principale rivale è Rosario Crocetta: "Quando usciranno le mie liste nel centrodestra ci sarà il panico", ha affermato il candidato di Pd, Udc e Api. "In una competizione equilibrata come quella che stiamo vivendo in Sicilia - ha detto l'ex sindaco di Gela -, dove c'è un testa a testa fra me e Musumeci secondo gli ultimi sondaggi c'è la necessità di rivolgersi a pezzi del centrodestra. Per vincere dobbiamo anche accogliere esponenti del centrodestra, considerato anche i ragionamenti di Sel che fanno candidature di testimonianza utili però a fare solo il gioco di chi non vuole cambiare le cose in Sicilia".
Da Castellammare del Golfo, stilettata di Claudio Fava - candidato alla presidenza della Regione siciliana col sostegno di Sel, Idv e Federazione della sinistra - ai rivali. "Leggo che Musumeci, Miccichè e Crocetta si affannano a promettere che non avranno accusati di mafia nelle proprie liste: come mai hanno bisogno di precisarlo? Un requisito naturale, non avere amici dei mafiosi tra i propri candidati, viene spacciato come straordinaria concessione. Perché non ci dicono piuttosto quanti riciclati avranno in lista tra i tanti obbedienti ascari di Cuffaro e di Lombardo?".
To be continued...
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]
- Tra Colapesce e Forrest Gump (Guidasicilia.it, 15/09/12)