I cancelli sono stati aperti!
Da oggi la speranza dei lavoratori ex Fiat di Termini Imerese si chiama Blutec
ph. Igor Petyx
Dopo cinque anni i cancelli dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese questa mattina si sono riaperti. Davanti a loro non le centinaia di tute blu pronte per il loro turno ma solo venti operai, arrivati alla spicciolata per rientrare in fabbrica e timbrare il cartellino alle 9:00.
Sono loro i primi lavoratori, i primi 20 operai su 700 ex Fiat, che dopo anni di cassa integrazione riprendono a lavorare, oggi sotto il marchio Blutec, la società del gruppo Metec Stola che intende tornare a produrre ibride ed elettriche nell'ex stabilimento del Lingotto. La nuova società conta di rioccupare 250 operai entro l'anno.
Gli ex operai Fiat non torneranno in catena di montaggio, ma disegneranno progetti in 3D. In mattinata dovranno però espletare altre 4 ore di formazione, nel pomeriggio "finalmente" cominceranno a utilizzare un software di progettazione per disegnare componenti per auto.
"È un'emozione fortissima - dice Giuseppe Tarantino, 49 anni e 3 figli, al suo primo giorno di lavoro sotto il marchio Blutec - Sono stati anni difficili ma ho voluto continuare a credere. Finisce una fase poco piacevole: chi ti toglie il lavoro toglie la dignità. Sono sfumati tanti progetti da Rossignolo a Dr Motor a Grifa. È un primo passo, affronterò questa avventura con decoro e con la consapevolezza che oltre a Blutec tocca a noi".
ph. Igor Petyx
Con gli operai c'è anche il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato: "Siamo qui per vivere questa emozione senza trionfalismi - dice - con la consapevolezza di chi sa che questo territorio è disperato. Dopo 5 anni vedere 20 lavoratori entrano in fabbrica è un risultato. Riaccende la speranza". "Adesso ci aspettiamo lo sblocco di 20 milioni di euro dalla Regione per il progetto sulla componentistica di Blutec - aggiunge -, che oggi con l'ingresso dei primi 20 operai parte, e la proroga della cig per i lavoratori ex Fiat che non entrano in fabbrica e per quelli dell'indotto".
Come stabilito dal cronoprogramma illustrato dalla società del gruppo Metec Stola ai sindacati, ai primi 20 operai di stamane ne seguiranno altri venti entro maggio, poi a giugno altri 40 per arrivare a impiegare, entro la fine dell'anno, circa 250 lavoratori. L'obiettivo è raggiungere il pieno impiego della forza lavoro entro il 2018, quando la produzione delle autovetture sarà a regime.
Adesso Blutec attende i primi 20 milioni di euro legati al decreto emanato due settimane fa e solo da pochi giorni al vaglio della Corte dei conti per il parere, subordinati al cofinanziamento regionale. Per i sindacati sono "fondamentali per avviare gli ordini di macchinari e impianti che serviranno allo sviluppo dell'altra parte del progetto Blutec per Termini, la chimica". Dopo la verifica con la Corte dei conti, potrà essere firmato al Mise il cofinanziamento regionale al progetto Blutec per 72 milioni di euro con Invitalia e l'azienda, e sbloccare così i primi 20 milioni in tempi brevi. Dopo cinque anni caratterizzati da incertezze, proteste e ammortizzatori sociali, una svolta significativa per il polo industriale siciliano e i lavoratori (1050 in totale tra ex Fiat e i 350 dell'indotto) rimasti tutto questo tempo senza lavoro.
Oggi a Termini Imerese la parola d'ordine è speranza, il futuro per gli operai e l'intera cittadina adesso si chiama Blutec.