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I Centri medici universitari di Milano, Napoli, Bari e Catania insieme per il cuore

Un nuovo programma sperimentale per trattare l'aneurisma, la dissezione e la rottura dell'aorta

10 luglio 2003
Le grandi patologie aortiche e in particolare gli aneurismi, le dissezioni e le rotture post-traumatiche, costituiscono ancora oggi un capitolo delle malattie cardiovascolari in piena evoluzione terapeutica; alla terapia medica e a quella chirurgica, si è aggiunto il trattamento endoprotesico, che significa trattare l'aneurisma, la dissezione o la rottura dell'aorta mediante l'impianto di una protesi endoluminale autoespandibile. La procedura viene eseguita in Sala di Emodinamica, col paziente in anestesia generale. Una sala operatoria, dotata di macchina cuore-polmoni, viene mantenuta in regime di stand-bay, al fine di consentire la conversione a un intervento chirurgico tradizionale in caso di eventuale insuccesso.

Sebbene le tecniche endovascolari per il trattamento degli aneurismi, delle dissezioni aortiche e delle rotture dell'aorta da trauma, siano state introdotte nella pratica clinica solo da alcuni anni, non vi è dubbio che i vantaggi di un trattamento endovascolare, in casi ben selezionati, siano molteplici.
Più Centri italiani, hanno iniziato negli ultimi anni l'impiego di tale metodica e tra questi il Centro di Cardiochirurgia dell'Università di Catania (Ospedale Ferrarotto), nel quale fin dall'aprile del 2001, sono state impiantate le prime endoprotesi.

Nell'ambito di un programma clinico sperimentale, diventato sempre più importante, si è portata avanti la metodica e si è formato un gruppo interuniversitario, che comprende le Università di Milano (Cattedra e Scuola di specializzazione in cardiochirurgia), di Napoli (Cattedra e Scuola di specializzazione in cardiochirurgia), di Bari (Unità operativa cardiochirurgia - Dipartimento dell'emergenza e dei trapianti di organi), di Catania (Cattedra e Scuola di specializzazione in cardiochirurgia). I casi trattati dai quattro Centri universitari, sono fino a oggi, oltre 140.

Gli obiettivi che i quattro Centri di Milano, Napoli, Bari, Catania, si prefiggono, è quello di dimostrare che i favorevoli risultati ottenuti nei casi già operati possono essere confermati al fine di aggiungere il trattamento endoprotesico ai trattamenti medico e/o chirurgico nelle grandi patologie aortiche.

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10 luglio 2003
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