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I ciclo di rappesentazioni allucinanti dell'Inda

Il futuro dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico dopo la denuncia dell'assessore Stancheris

14 novembre 2013

"Chiediamo indietro all'Inda i contributi del 2009 e del 2010 e blocchiamo quelli del 2011". È scontro sull'Inda, l'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa. Ad accendere le polveri della polemica le dichiarazioni dell'assessore al Turismo della Regione siciliana, Michela Stancheris che, attraverso le pagine de La Sicilia, ha puntato i riflettori sui rendiconti delle rappresentazioni classiche andate in scena dal 2009 al 2011 per un totale di contributi regionali per quasi 3,5 milioni di euro. L'assessore ha reso noto che saranno richiesti indietro i contributi del 2009 e del 2010 erogati all'Inda e bloccati quelli del 2011. Stancheris le ha definite "carte allucinanti" e ha annunciato: "Mi prendo del tempo per studiare gli atti e poi, se confermata la gestione 'borderline' che emerge, andrò in Procura".
All'esame dell'assessorato soprattutto i bilanci dell'Inda in cui non sarebbero stati inseriti gli incassi delle stagioni prese in considerazione.

Le dichiarazioni dell’assessore hanno scatenato la reazione del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che, commentando la vicenda delle presunte irregolarità, dice: "Le notizie che giungono da Palermo sulla Fondazione Inda ci preoccupano per le conseguenze che possono avere sulla città e per l'ormai imminente stagione del centenario di una delle più prestigiose e uniche istituzioni culturali italiane". "Siamo ancora nella fase di notizie di stampa - aggiunge il sindaco Garozzo - e attendo di avere elementi più dettagliati da fonti ufficiali. Com'è noto, la Fondazione è commissariata per cui la città, anche se lo statuto assegna al sindaco la presidenza del consiglio di amministrazione, allo stato è tagliata fuori dalla gestione".

"Noi - prosegue Garozzo - abbiamo un solo interesse: che l'Inda continui a svolgere il suo prestigioso ruolo in un ottica di trasparenza. Perciò, dopo le ultime novità, diventa ancora più urgente riportare la Fondazione sotto una gestione ordinaria. Lo richiede l'imminente scadenza del centenario; essa deve essere, a maggior ragione, quella del rilancio di un'istituzione che deve poter operare senza essere sfiorata da sospetti. Le Rappresentazioni classiche - conclude il sindaco - con la loro unicità nel panorama internazionale, sono l'appuntamento culturale principale di Siracusa al quale è legata una fetta importante dell'economia dell'intera provincia. La condivisibile esigenza di trasparenza manifestata dall'assessore Stancheris deve essere rispettosa delle attese coltivate dal territorio per il 2014".

Il deputato regionale Vincenzo Vinciullo si dice "adirato per le dichiarazioni che la bresciana assessore regionale al Turismo ha rilasciato" e la invita a recarsi "oggi stesso alla Procura di Siracusa per denunciare tutte le allucinazioni che i suoi uffici avrebbero riscontrato nella verifica della contabilità a suo tempo inviata dall'Inda. L'attuale commissario e il precedente presidente dell'Istituto vadano anche loro in Procura per tutelare il buon nome dell'Inda e la correttezza degli atti amministrativi prodotti sotto la loro direzione". "Chiedo infine a tutte le forze politiche, sindacali e culturali della città, in un momento in cui la stessa città è candidata a capitale culturale e a pochi mesi dall’inizio della stagione dell’Inda, a farsi operosi protagonisti nella difesa di una istituzione che tutto il mondo ci invidia e che da lustro non solo alla città di Siracusa, ma alla cultura europea in generale. Certi che l’Inda saprà dimostrare la correttezza degli atti amministrativi prodotti e la magistratura riportare la verità su una vicenda che è stata gestita malissimo e mi auguro non in mala fede".

"Se non fossi convinta delle immense potenzialità dell'Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa non avrei seguito personalmente la questione e non avrei indicato al mio dipartimento di considerarla una priorità. Vorrei che non sorgessero equivoci e tranquillizzare sul futuro della fondazione: voglio che il centenario che ricorrerà nel prossimo anno sia la base del rilancio delle attività. Mai ho pensato che qualsiasi problematica legata al passato potesse inficiare la programmazione futura". Così l'assessore Stancheris, a proposito delle polemiche dopo le sue affermazioni.
"Abbiamo la necessità di mettere in condizioni l'Inda di non vedere penalizzate le attività culturali che tanti turisti attraggano e che rappresentano un immenso patrimonio siciliano - ha aggiunto - Questo va fatto facendo piena luce sui conti ed eliminando sprechi e inefficienze; i bilanci devono essere inattaccabili".

Per l'assessore "l'attività svolta in questi giorni è stata doverosa, ma la sfida vera inizia oggi". Stancheris mercoledì prossimo si recherà a Roma dal ministro Bray "per un confronto sul futuro dell'Inda e sulla valorizzazione culturale e turistica del centenario". "Nuovi fondi saranno destinati a questo evento, somme che saranno però gestite correttamente e che devono rappresentare un valore per il territorio - ha sottolineato - Il ministero è il vero responsabile delle attività delle Fondazione; la Regione contribuisce, ma serve una concertazione attiva che è già stata avviata. Ripristinare condizioni di legalità - ha concluso l'assessore - è una condizione necessaria per non perdere fondi preziosi. Non sarà il mio assessorato a fare mancare il supporto alle attività culturali: né ora né mai. E anzi, grazie a questo lavoro potremo programmare in piena sintonia con il ministero dei Beni Culturali le attività del centenario, rinnovare lo statuto e gli organi di governo. Non mi sottraggo alla sfida: la Procura e i miei uffici faranno il loro lavoro senza pressioni; fare chiarezza sul passato è compito loro; a me non resta che investire sul futuro".

[Informazioni tratte da GdS.it, Lasiciliaweb.it, Sicilia Travelnostop]

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14 novembre 2013
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