I compensi e le "balle" sui 5 Stelle

"Arriva il giorno in cui va in scena il Beppe Grillo che non ti aspetti. Pronto, a sorpresa, a fissare a 6 mila euro netti al mese uno stipendio equo per i parlamentari a Cinque Stelle. Pronto, soprattutto, a esigere trasparenza, senza però reclamare scontrini o ricevute anche per le famose caramelle o per un caffé. Summit con i parlamentari nel casale alle porte di Roma, venerdì scorso. "Ragazzi - dice il Fondatore - l'importante è essere presenti in Parlamento, fare il proprio lavoro onestamente e in modo trasparente. Io non ho mai eccepito sugli stipendi, ma solo sui vitalizi!". Tradotto, anche la diaria dei parlamentari è equa e non si tocca. [...]" (Leggi tutto l’articolo di Tommaso Ciriaco - Repubblica.it)

"'La retromarcia dei grillini, non bastano 2500 euro mensili. E Beppe: vanno bene 6mila'. Quante balle si possono infilare in così poche parole? Certamente 'la Repubblica' batte ogni record".
Questa la risposta di Beppe Grillo in uno minipost sul suo blog, replicando all’articolo sui compensi dei parlamentari 5 stelle di cui sopra abbiamo riportato l’incipit.
"Ogni candidato del MoVimento 5 Stelle si è impegnato a rispettare il codice di comportamento che prevede 5.000 euro lordi per l'indennità parlamentare percepita - prosegue Grillo -. Il codice non è stato oggetto di discussione, dibattito o revisioni. Consiglio a 'la Repubblica' di concentrarsi su notizie fondamentali come l'affare Monte dei Paschi/Santander di cui sulla prima pagina di oggi non c'è cenno. Perché?".