I confini dell'emergenza
E' impossibile che la Sicilia, da sola, affronti l'esodo di un'umanità in fuga
Sono stati esattamente 1149 i migranti sbarcati negli ultimi due giorni nei porti siciliani dalle navi della Marina Militare, supportate dalla nave mercantile Red Sea: la fregata Espero ed il pattugliatore Cassiopea ne hanno soccorsi 828 sbarcandoli il giorno di Pasqua a Pozzallo, mentre nel porto di Augusta, è arrivata ieri la nave anfibia San Giorgio con 321 migranti soccorsi nello Stretto di Sicilia, tra cui 62 donne e 5 bambini.
"Mi auguro che le autorità prestino un'adeguata attenzione ai minori non accompagnati: servono misure serie non solo per l'accoglienza ma anche per la loro sistemazione e integrazione". Lo afferma il responsabile della Croce Rossa in Sicilia Rosario Valastro sottolineando che in questi giorni i volontari della Cri hanno fornito assistenza ai migranti, distribuendo beni di prima necessità ed effettuando i controlli sanitari. "Continuano senza sosta le attività di assistenza della Croce Rossa Italiana in Sicilia - dice Valastro - Siamo impegnati in cinque province ma la maggior parte del lavoro si svolge ad Augusta e a Pozzallo, dove i volontari hanno lavorato direttamente sul molo. Mi preme ringraziarli per l'esempio di accoglienza umanitaria che stanno dando, a qualsiasi ora del giorno e della notte, senza sosta".
Lancia l’allarme sulla condizione al limite vissuta dai minori, Francesco Puglisi, commissario straordinario di Augusta, comune in provincia di Siracusa. "Viviamo una situazione difficile e siamo in attesa dei prossimi sbarchi". I minori arrivati nelle ultime ore sono stati tutti trasferiti nell'ex scuola di via Dessie, struttura adibita per il momento a centro di smistamento ma che, sottolinea il commissario straordinario, "non è un centro di accoglienza". "C'è un presidio medico e assistenza della Protezione Civile ma è chiaro che si tratta di una struttura dove devono rimanere il meno possibile - spiega Puglisi - Abbiamo tre strutture di prima accoglienza per i minori, una a Porto Palo, una a Priolo e una a Floridia, ma dopo gli sbarchi dei giorni scorsi sono al collasso e anche qui ci sono ancora una ottantina di minorenni arrivati sabato scorso".
E all'indomani degli ultimi sbarchi, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, difende ancora l'operazione Mare Nostrum, fortemente criticata dalla Lega, spiegando che si tratta di una missione "a tempo e l'Italia non può certo sostenerla a lungo".
"Dobbiamo proteggere la frontiera ed è per questo che chiederemo che Frontex, che oggi ha una sede a Varsavia, abbia una sede anche in Italia: oggi la frontiera più esposta è quella mediterranea. Non consentiremo che le navi della nostra Marina divengano un traghetto tra la Libia e la Sicilia". Poi, aggiunge: "I due terzi di coloro che arrivano non sono più migranti economici ma richiedenti asilo: lavoreremo per dare loro immediata risposta, o sì o no. Quelli che non hanno diritto all’asilo li rispediremo rapidamente indietro. Quelli che invece hanno diritto alla protezione internazionale, coloro che invece, e sono la maggior parte, non vogliono fermarsi in Italia e hanno i titoli per ottenere asilo, li accolga l’Europa".
Il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, è intervenuta sul problema dell'accoglienza ai migranti dicendo che, piuttosto che sospendere l’operazione della marina militare, occorrerebbe addirittura un 'Mare nostrum 2' sulla terraferma e sulle coste, siciliana e africana.
Di fronte agli arrivi di immigrati, "il Papa ha detto di aprire i conventi. Noi diciamo di aprire le caserme, tanti edifici pubblici. E di non considerare centri di accoglienza lager da 4 mila posti come il Cara di Mineo che serve per garantire milioni di euro ai privati".
Per il primo cittadino di Lampedusa "occorre un 'Mare nostrum 2' sulla terraferma e sulle due coste". "Qui da noi non abbiamo più dei veri centri accoglienza. È saltato tutto. Né quello di Lampedusa potrà risolvere i problemi perché, non appena finiranno i lavori di ristrutturazione e riaprirà, avremo appena 450 posti. Declassati. Da 800 a 450. E quindi bisogna ripensare ad una strategia completa". "Con navi che non debbono salvare i migranti in mezzo al mare, ma che debbono farli salire a bordo nei porti di Tripoli o di altre città africane dopo una selezione, tagliando così il business dei trafficanti". E ancora, Nicolini chiede di aprire "un canale umanitario in Siria. E lo coordini l'Europa intera".
- 1200 migranti in 48 ore (Guidasicilia.it, 22/04/14)