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I consiglieri catanesi Belluardo e Di Salvo sollecitano una soluzione per ''Antenna Selvaggia''

09 novembre 2005

Sono state numerose, recentemente, le proteste di cittadini che hanno denunciato installazioni di antenne ricetrasmittenti in prossimità di edifici scolastici e di civili abitazioni. A Catania il controllo delle attività che producono inquinamento elettromagnetico è attualmente regolato da delibera commissariale n. 65 del 2000, la quale sostiene che l'installazione dei sistemi fissi è soggetta alla preventiva autorizzazione comunale, rilasciata dietro parere di apposita Conferenza di Servizi.
Ad affermarlo sono Marco Belluardo e Salvo di Salvo, primi firmatari di una richiesta sottoscritta da alcuni consiglieri comunali, che chiede al Consiglio una convocazione straordinaria affinché si adotti un regolamento municipale adeguato alle nuove normative vigenti, che assicuri il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzi l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

''Per quanto siano incerti gli studi epidemiologici - sostengono i consiglieri Belluardo e Di Salvo - bisognerebbe tenere conto dei suggerimenti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per ciò che  riguarda la soglia di trasmissione, la quale dice ''as low as reasonable achievable'', cioè  ''la più bassa possibile'', compatibilmente con la qualità del servizio svolto, che ovviamente deve essere garantita ai gestori''.
''È importante  - aggiungono - che le autorità competenti vigilino sull'installazione degli impianti, allo scopo di rispettare in primo luogo le esigenze di tutela della salute pubblica, e in secondo luogo anche quelle legate all'impatto ambientale e paesaggistico, in prossimità di monumenti, di aeree archeologiche e di aree naturali protette. Inoltre - concludono i due consiglieri dell'Mpa - il Comune, insieme Direzione Urbanistica e Gestione del Territorio, dovrebbe individuare delle  aree preferenziali di sua proprietà, ritenute idonee ad ospitare impianti di telefonia mobile e stazioni ricetrasmittenti, onde evitare di collocarli accanto edifici 'sensibili', come le scuole, i collegi e tutti i luoghi destinati all'età evolutiva, gli ospedali, le cliniche e le case di riposo''.

Comune di Catania

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09 novembre 2005
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