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I deputati assenteisti

La denuncia del MoVimento 5 Stelle: "Le commissioni parlamentari sono spesso disertate senza che accada nulla"

12 aprile 2013

Scoppia il "caso" dei "deputati-assenteisti" nelle commissioni parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana. A sollevarlo è stato il gruppo dei 5stelle. I grillini, presenti in tutte le commissioni, hanno bacchettato i colleghi per le troppe assenze, soprattutto in una fase, come quella attuale della sessione di bilancio, in cui gli organismi parlamentari stanno ascoltando in audizione decine e decine di rappresentanti delle parti sociali e del mondo dell'associazionismo.
Duro l'affondo di Giorgio Ciaccio (M5S), segretario della commissione Bilancio. "Spesso siamo in quattro o cinque, abbiamo fatto riunioni fiume, ascoltando tanta gente, portatori d'interessi legittimi di varia natura, senza potere dare alcuna risposta; facciamo i sommari delle audizioni e tutto finisce lì, mentre fuori dal Palazzo ci sono problemi enormi". Ed ha allargato il ragionamento alle altre commissioni che "sono spesso disertate senza che accada nulla".

I 5stelle chiederanno "il report ufficiale delle presenze per vedere se, ai sensi dell'articolo 36 del regolamento, ci sono i presupposti per la censura dei deputati assenteisti e, addirittura, della decadenza". Ciaccio ha sottolineato che "l'articolo, infatti, prevede che il deputato non possa assentarsi, senza giustificato motivo, per tre volte di fila, pena la censura prima e, in caso di ulteriore assenza ingiustificata, la decadenza".
Anche Stefano Zito (M5S), vice presidente della commissione Sanità, ha chiesto "un cambio di passo del lavoro delle commissioni, ridotte spesso a poco più che sterili centri di ascolto". "Non può funzionare così - ha affermato - Le commissioni devono tradurre le audizioni in fatti concreti per dare risposte nel più breve tempo possibile".

Ieri in commissione Ambiente si è arenata la proposta di mandare in diretta streaming le sedute davanti alla richiesta del numero legale, avanzata dal deputato Pd Concetta Raia. "Evidentemente - ha affermato il presidente della Commissione, il 5 Stelle Giampiero Trizzino - questo è l'interesse che i nostri deputati hanno per la trasparenza, visto che ben 10 dei 15 componenti non hanno ritenuto di dovere presenziare".

"Purtroppo siamo ancora una volta di fronte ai capricci dei deputati 5 Stelle, che evidentemente credono che i problemi della Sicilia si risolvano piazzando una telecamerina, magari per fargli fare le star del web", ha replicato Concetta Raia in merito alle dichiarazioni di Trizzino. "Invito gli onorevoli del Movimento 5 Stelle - ha aggiunto - a vivere di meno nel mondo virtuale e frequentare di più il mondo reale, e soprattutto li invito ad impegnarsi insieme a noi per affrontare i problemi veri dei siciliani, che di certo non si risolvono con una webcam".
Quanto alla richiesta di verifica del numero legale in commissione, Raia aggiunge: "Eravamo solo in quattro, per questo ho chiesto di rinviare la seduta: il presidente Trizzino mi ha risposto che per rimandare i lavori avrei dovuto chiedere la verifica del numero legale, e l’ho fatto".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it]

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12 aprile 2013
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