I fuochi di Canneto di Caronia: alcune ipotesi giustificative plausibili
Nello studio di un ingegnere esperto di analisi geobiofisiche, forse la spiegazione del mistero di Canneto
L’Ingegnere ligure Sergio Berti, docente di Geobiologia, Domoterapia ed elettrosmog ed esperto di Analisi Geobiofisiche dei Luoghi, si è interessato degli "inspiegabili" incendi di Canneto di Caronia. Un interessamento che, finalmente, potrebbe cancellare la parola "inspiegabili" e sgombrare il campo dalle tante, troppe e assurde teorie nate attorno alla vicenda.
Con uno studio intitolato "Geobiofisica - Confronto Tra Alcune Ipotesi Giustificative Plausibili Sui Nuovi Eventi Incendiari Di Canneto Di Caronia Del Luglio 2014", firmato insieme al geologo Davide Gori - e del quale noi riportiamo di seguito la premessa -, Berti esclude la causa umana degli incendi e prende in considerazione la teoria dell'accumulo di p-holes, teoria che noi abbiamo conosciuto grazie all’interesse del fisico Marzio Mangialajo (LEGGI) e che fin dal 2004 si è impegnato affinché i fenomeni di Canneto venissero studiati seriamente.
"Geobiofisica - Confronto Tra Alcune Ipotesi Giustificative Plausibili Sui Nuovi Eventi Incendiari Di Canneto Di Caronia Del Luglio 2014"
di Sergio Berti (Esperto in Analisi Geobiofisiche dei Luoghi e Presidente Associazione A&G SI) e Davide Gori (Geologo presso Foster Wheeler Italiana)
I nuovi eventi incendiari, avvenuti a Canneto di Caronia, nel recente Luglio 2014 hanno riaperto un caso che sembrava apparentemente risolto. Una ripetizione di fatti analoghi a quelli avvenuti nei primi mesi del 2004, in una fase di massima attività del ciclo solare, riapre a nuove ipotesi di origine naturale piuttosto che antropiche, come da indagini preliminari precedenti. Si fa strada anche una ipotesi legata alla situazione Tettonico-Sismica della zona, alla luce di nuovi studi di ricercatori giapponesi ed americani. La presente ricerca mette a confronto la compatibilità di tre ipotesi giustificative plausibili con gli avvenimenti ed i fatti che si sono succeduti a partire dai primi eventi del 2004 fino ad oggi. Dal confronto,emerge una grande compatibilità dell’ ipotesi Tettonico - Sismica , con quanto avvenuto, rispetto alla ipotesi Elettromagnetica Antropica. Questa constatazione dovrebbe indurre a nuove indagini maggiormente orientate alla verifica della influenza di parametri di tipo geofisico piuttosto che elettromagnetico antropico.
Premessa
Incendi ed avvenimenti simili a quelli di Canneto di Caronia, da indagini effettuate, si sono verificati anche in altre zone d’Italia e all’estero (Zovencedo a Vicenza, Matino a Lecce, Galleria Tremonzelli a Palermo, Bitlis in Turchia) e, sempre, nei pressi di aree con faglie sismiche importanti. Resoconti e trattati formali, su eventi analoghi, sono stati redatti nel Veneto durante il milleseicento ed il millesettecento, quando non esistevano ancora attività antropiche elettromagnetiche. Queste constatazioni e la ripetizione degli eventi incendiari a Canneto di Caronia ,durante il periodo di massima intensità solare del 24° ciclo, aprono possibilità ad ipotesi che furono a suo tempo accantonate, per varie ragioni, dove potrebbero giocare un ruolo fondamentale fattori naturali, legati alla attività solare e alla situazione sismo-tettonica della zona. (CONTINUA A LEGGERE)