I lavoratori Fiat non credono più alle promesse
Oggi a Termini Imerese sono rientrati gli operai dalla Cassa integrazione. Vi rientreranno tra tre settimane
In Sicilia mentre sulla Fiat di Termini Imerese incombe un piano di riconversione (stop alla produzione di auto dal 2012), annunciato dall’ad Sergio Marchionne e contro il quale si sono schierati Fim Fiom e Uilm, oggi sono rientrati dalle ferie e dalla cassa integrazione gli oltre duemila lavoratori (indotto compreso, ndr). Per settembre, i sindacati attendono una nuova convocazione a Palazzo Chigi o al Ministero dello Sviluppo...
FIAT VUOLE CHIUDERE TERMINI IMERESE
di Niccolò Davini (CNR Media, 25/08/09)
Continua l'epopea degli operai dello Stabilimento Fiat di Termini Imerese. Dopo le promesse di una riconversione, si fa avanti lo spettro della chiusura. CNR Media ha raggiunto Roberto Mastrosimone, della RSU dello stabilimento.
"L'unica cosa certa che è venuta fuori dall'incontro a Palazzo Chigi è che a Termini non si faranno più vetture e un'ipotetica riconversione che si vorrebbe mettere in campo deve essere sostenuta sia dalla regione che dal governo nazionale". "Concretamente non c'è niente [...] ad oggi non abbiamo nessuna certezza che questo avvenga". Dunque per gli operai di Termini Imerese continua la lotta: "dobbiamo fare iniziative intelligenti che lasciano il segno ma allo stesso tempo danno la possibilità di durare nel tempo" visto che "questa non è una vertenza che finisce dopodomani perché fino al 2011 produrremo vetture".
E intanto "riparte la cassaintegrazione assieme all'incertezza per quanto riguarda la missione produttiva di Termini Imerese". "Venerdì sono finite le tre settimane di ferie, da ieri è ripartita la cassaintegrazione. Poi lunedì 31 rientriamo in fabbrica, lavoriamo tre settimane e poi si ritorna alla cassaintegrazione". È questa la vita dei 2100 lavoratori dello stabilimento e dell'indotto diretto.
Questa estate era anche ventilata l'ipotesi di una cessione dell'impianto a Toyota (LEGGI), ma secondo Mastrosimone "queste sono notizie di stampa che non hanno niente di concreto", e per di più "noi non vogliamo dare possibilità a Fiat di sfilarsi", "vogliamo continuare a mantenere un rapporto". "Qui - spiega - c'è uno stabilimento della Fiat che era di proprietà della Regione Sicilia e che è stato regalato alla Fiat che ha avuto un sacco di vantaggi dallo Stato e dal governo regionale".
I lavoratori da Fiat avevano avuto delle promesse. "Ad oggi c'è soltanto un'idea di voler riconvertire, ma concretamente non c'è niente", "l'unica certezza è che dal 2012 Fiat non produrrà più a Termini Imerese". Per quel che riguarda le promesse "durano poco", loro non ci credono più. "Vogliamo vedere i fatti, metteremo in campo iniziative fino a quando non crederemo che concretamente lo stabilimento avrà una missione produttiva".
Al rientro "ci sarà il confronto con i lavoratori e le altre organizzazioni sindacali" dopo il quale "verranno messe in piedi iniziative perché la scelta di Fiat di chiudere non ci vede d'accordo". Ma non si era parlato di riqualificazione? Secondo i lavoratori "queste notizie della Fiat che continua a dire che si faranno altre cose sono state solo annunci".