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I lavoratori hanno occupato lo stabilimento dell'Emmegi di Termini Imerese (Pa)

Per gli 83 operai che producevano il succo di arance rosse Santal cassa integrazione e mancanza di liquidità

12 gennaio 2005

Che il nuovo anno non avrebbe portato niente di buono per i lavoratori della Emmegi di Termini Imerese (Pa), l'azienda del gruppo Parmalat adibita alla produzione del succo di arance rosse Santal, lo si era saputo proprio negli ultimi giorni del 2004. Il commissario della Parmalat, Enrico Bondi, infatti, con una lettera al Ministero delle Attività produttive e alla Regione Siciliana, comunicava che l'Emmegi avrebbe dovuto rinunciare alla prossima campagna di produzione del succo di arancia rossa, la cui partenza era prevista entro fine Gennaio, per via della scarsa quantità di arance che i produttori locali sono disposti a conferire all'azienda. Da qui la decisione del Commissario di bloccare la produzione dello stabilimento termitano.
Inoltre il Tribunale di Parma aveva dichiarato insolvente la Emmegi alla fine dello scorso anno. La Emmegi era stata ammessa il 2 dicembre alla procedura di amministrazione straordinaria.
L'azienda avrebbe debiti complessivi per oltre 79 milioni di euro. I creditori avranno tempo fino al 15 marzo per presentare le proprie domande di "insinuazione al passivo". Il 13 aprile poi si svolgerà la verifica dei crediti.

Da qualche giorno gli 83 operai dell'Emmegi, hanno occupato lo stabilimento. ''Abbiamo occupato perché l'azienda non può pagare neanche l'anticipo di dicembre della cassa integrazione - ha affermato Vito Ciulla della Flai Cgil - ci dicono che non c'è liquidità''.
Gli operai da alcuni giorni hanno impediscono l'uscita dallo stabilimento di migliaia di litri di succo d'arancia contenuto nelle celle frigorifere. La produzione nello stabilimento è ferma da maggio.
I lavoratori da quasi un anno vanno avanti con proteste eclatanti. ''L'occupazione - ha aggiunto Salvatore Graziano, responsabile sindacale della Flai Cisl - non è soltanto dovuta al mancato pagamento dello stipendio arretrato di dicembre ma soprattutto al fatto che siamo seriamente preoccupati del futuro dello stabilimento. La notizia della crisi di liquidità è la conferma della grave situazione in cui si trova l'azienda''.

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12 gennaio 2005
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