I Lions ed i Comuni dell'Anci Sicilia insieme in nome del turismo
Firmato un protocollo di intesa che punta sul turismo accessibile, sulla rigenerazione delle periferie e sul turismo sanitario
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Sviluppare l'idea di un turismo sostenibile per gli inabili, puntare alla rigenerazione urbana delle periferie e delle borgate siciliane, contribuire a creare un polo di "Salute & benessere" per sviluppare il turismo sanitario della Regione.
Sono questi i tre punti principali attorno a cui si sviluppa il protocollo di intesa tra Anci Sicilia e Lions Club International che prevede, a titolo gratuito, una forma di collaborazione, che coinvolga i territori e le istituzioni per creare accordi operativi tra i Lions e le amministrazioni comunali che lo vorranno.
Il documento, che è stato firmato a Palermo, si ispira al documento "Il coraggio di agire per vivere e non sopravvivere", elaborato dallo SKAL International Palermo e presentato a Travelexpo Borsa Globale dei Turismi, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, dedicata al turismo inclusivo dello scorso 27 settembre, e poi condiviso dal Lions International Distretto 108 YB.
Primo obiettivo del protocollo è dunque puntare allo sviluppo di un "Turismo sostenibile ed accessibile" rivolto a persone a diverso titolo inabili. Un fenomeno rilevante, basti pensare che sono 127 milioni le persone con "Access Needs" in Europa, di cui 10 milioni in Italia. Un numero significativo e di rilievo anche per il mercato turistico che potenzialmente si raddoppia, visto che si tratta di turisti che non viaggiano da soli ma con parenti, amici e compagni di viaggio. Inoltre, sono turisti che fanno ogni anno più di una vacanza di oltre 10 giorni. Dunque un mercato in grado di generare un potenziale incremento del 20% del fatturato annuale.
Il secondo punto riguarda la "Rigenerazione delle periferie". Rigenerazione e nuove generazioni da formare e contaminare verso il cosiddetto "turismo esperienziale" quale strumento di elevazione sociale e di microimprenditorialità produttiva. Una scelta opportuna anche per favorire il decentramento dei flussi turistici dai centri storici verso le periferie.
Ultimo punto è ispirare un polo di "Salute & Benessere". Già in passato si è parlato in Sicilia di "turismo sanitario". Una definizione piuttosto infelice che, al pari della cosiddetta destagionalizzazione, è sempre rimasta al palo. Ora invece questo polo potrebbe costituire la nuova frontiera di un'offerta turistica più qualificata di fascia medio-alta in cui potrebbero anche riemergere le terme di Acireale, Sciacca, Termini Imerese, ma anche quelle minori. Un modo per mettere a sistema alcune strutture sanitarie puntando sulla qualità della vita e su una ricettività di qualità.