I marittimi siciliani dei pescherecci sequestrati in Libia stanno bene
Fino a ieri i 22 uomini degli equipaggi non avevano ancora potuto contattare i propri familiari...
Stanno bene, e hanno dormito a bordo del proprio natante, i 22 uomini degli equipaggi dei tre pescherecci di Mazara del Vallo - Alibut, Mariner 10 e Vincenza Giacalone - sequestrati all'alba dell'altro ieri a circa 40 miglia dalle coste libiche da una motovedetta di Tripoli, che li ha condotti nel porto di Bengasi. Ne hanno danno notizia gli armatori.
"Ho appreso la notizia - ha detto ieri Costantino Giacalone, armatore del 'Vincenza Giacalone' - da mio fratello Eugenio, comandante del Pietro Giacalone, scampato al fermo e che è riuscito ad avere notizie via radio. Ora siamo in attesa degli sviluppi dei contatti diplomatici avviati dalla Farnesina". Pochi istanti di conversazione, giovedì sera, anche tra l'armatore del 'Mariner 10', Pietro Marrone e il comandante Mariano Marrone. Anche lì c'é stato solo il tempo di dire che all'equipaggio era stato concesso di andare a bordo del peschereccio.
"Lancio un appello ai governi nazionale e regionale e ai politici locali perché si adoperino ancora di più per il rilascio dei tre pescherecci mazaresi e dei loro equipaggi fermati ieri da una motovedetta libica che li hanno condotti al porto di Bengasi". Queste le parole di Marrone che ieri mattina, intorno alle 10, è riuscito a mettersi in contatto con i comandanti dei tre pescherecci, che erano insieme e hanno detto di star bene. Al momento nessuno dei 22 uomini degli equipaggi ha potuto contattare i familiari, ai quali Marrone ha fornito le notizie sul loro stato. "La tragica situazione economica che investe tutti, sommata a questo fermo, arrecherà danni - ha aggiunto l'armatore - con ogni probabilità irreparabili alle nostre aziende se i pescherecci non torneranno al più presto in attivita". [ANSA]
- La Libia ha sequestrato altri tre pescherecci mazaresi (Guidasicilia.it, 11/06/10)