I morti del Canale di Sicilia
È salito da 6 a 24 il bilancio delle vittime del naufragio della carretta del mare calata a picco
È salito da 6 a 24 il bilancio delle vittime del naufragio dell’altra sera nel canale di Sicilia, dove un peschereccio carico di migranti si è rovesciato. I corpi sono stati recuperati dalle navi della Marina impegnate per tutta la giornata di ieri nelle ricerche dei dispersi.
Nel porto di Augusta è approdata la nave d’altura Fiorillo della Guardia Costiera con a bordo 348 dei 364 superstiti dell’ultimo naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia. Sono invece in arrivo il Pattugliatore Foscari, con altri 112 migranti soccorsi in diverse operazioni, e la Corvetta Fenice della Marina Militare, che trasporta i 24 cadaveri recuperati fino ad ora.
Gli immigrati sbarcati oggi, quasi tutti uomini, sono in gran parte di origine sub sahariana anche se fra di loro vi sarebbero alcuni profughi siriani e palestinesi. Sulla banchina stanno operando uomini e donne delle Forze dell’ordine, della Protezione Civile, della Croce Rossa e delle organizzazioni umanitarie come l’Unhcr, Medici Senza frontiere e Save the Children. Quattro ambulanze hanno già trasportato in ospedale i migranti in condizioni di salute precarie: una donna con il suo bambino in evidente stato di disidratazione e un politraumatizzato.
LA STRAGE LIBICA - Sarebbero morti per le ferite riportate durante l’imbarco sul gommone in Libia alcuni dei 18 migranti i cui corpi sono arrivati due giorni fa con nave Sirio a Pozzallo. È quanto emerge dagli esami medico legali eseguiti sulle salme su disposizione della Procura di Ragusa che hanno rilevato le presenze di fratture letali alla testa e alla colonna vertebrali che sarebbero state procurate da violenti colpi sferrati con delle spranghe. Gli altri migranti sarebbero deceduti per asfissia in sommersione: praticamente sarebbero annegati nei pochi decimetri di miscela di acqua e carburante che si era accumulata sullo scafo del gommone. Sarebbero rimasti sommersi e bloccati da altri "passeggeri" durante una fase di forte difficoltà durante la navigazione. Alcuni sarebbero caduti in acqua. Dalle testimonianze raccolte dalla squadra mobile della polizia di Stato di Ragusa tra i sopravvissuti, i dispersi sarebbero un numero compreso tra 10 e 20. [Fonte: Corriere del Mezzogiorno]
- Tre naufragi in 48 ore (Guidasicilia.it, 25/08/14)