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I nuovi manager della Sanità Siciliana che non piacciono sia a maggioranza che opposizione

Le nuove nomine decise da Cuffaro e Pistorio fanno spaccare la maggioranza di Governo

04 marzo 2005

L'altro ieri la giunta regionale siciliana, presieduta da Salvatore Cuffaro, ha nominato i direttori generali della sanità nelle aziende Usl e aziende ospedaliere in scadenza.
''Le nuove nomine nella Sanità siciliana contribuiranno a far crescere il settore nell'Isola'', hanno affermato il presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro e l'assessore regionale alla Sanità Giovanni Pistorio. ''Con i provvedimenti assunti, il governo regionale determina un quadro di certezza e funzionalità in un settore delicatissimo per la vita di tutti i cittadini come quello sanitario. Si tratta di scelte compiute valorizzando nuove ed emergenti professionalità insieme ad altre già collaudate, avvalendosi in larga misura di un criterio di rotazione negli incarichi'', ha affermato Cuffaro, aggiungendo che ''La qualità del sistema sanitario regionale in questi anni è certamente cresciuta, sino ad esprimere vere e proprie 'eccellenze' in settori importanti''.

''La giunta ha assunto - ha detto l'assessore Pistorio - una delibera equilibrata attraverso un meccanismo che tiene conto delle diverse esigenze rappresentate. Le decisioni maturate consentono un opportuno turn-over ed un sensibile rinnovamento generazionale. Pur apprezzando l'importante opera svolta da manager che hanno fatto la storia della Sanità siciliana, come Francesco Poli, Giorgio Ragona, Giuseppe Stancanelli, Antonio Cusumano e Salvatore Milito, ai quali va il nostro personale ringraziamento, l'Esecutivo ha deciso, infatti, di estendere il principio del limite di età a 65 anni, già applicato per i dirigenti generali della Regione. Ciò ha consentito la scelta coraggiosa di utilizzare energie nuove da impegnare soprattutto in aziende territoriali importanti e complesse come Palermo e Catania. Siamo certi che ciò gioverà alla Sanità nel suo complesso''.

Dure le critiche dell'opposizione. ''Sono allibito dall'arroganza e dalla protervia del governo regionale: non soltanto vengono riconfermati direttori di aziende con pesanti indagini a loro carico, ma si confermano anche coloro che sono stati sospesi dalla loro funzione dall'autorità giudiziaria''. Questo il commento del deputato regionale Ds, Antonello Cracolici, alle nomine dei manager sanitari.
Per Francesco Forgione, presidente del gruppo parlamentare del Prc all'Ars ''Le nomine del governo sui manager Sanità sono una vergogna. Inquisiti e sospesi dall'autorità giudiziaria per fatti gravissimi, con vicende che sono ormai tutti i giorni sui giornali, vengono riconfermati o mandati a dirigere altre Asl''. ''È un segno - aggiunge Forgione - di immoralità della politica che evidenzia la natura vera e la ricattabilità di Cuffaro e del centrodestra che proprio sulla sanità ha operato, in questi anni, uno scambio nel quale sovente si sono incontrati gli uomini e gli interessi della mafia''.
 
Alle nuove nomine rispondono ancora più pesantemente dell'opposizione un ala del partito del presidente della Regione, i cosiddetti "quarantenni" dell'Udc, che hanno tolto il sostegno al governo Cuffaro. La presenza di indagati fra i manager della sanità appena nominati ha scatenando una vera e propria bufera politica nella maggioranza.
Il giorno dopo le nomine, il gruppo dell'Udc all'Ars che fa direttamente riferimento al leader nazionale Marco Follini, in una nota hanno scritto: «Ci sembra giusto, e moralmente doveroso, prendere pubblicamente le distanze da un governo e dall'azione di una parte dell'Udc dei quali non condividiamo il metodo e soprattutto la carenza di azione riformatrice».
Spaccatura anche all'interno di Alleanza Nazionale. Carmelo Incardona, presidente della Commissione regionale antimafia, ha convocato per martedì l'ufficio di presidenza. Tra gli argomenti all'ordine del giorno le nomine dei manager della sanità siciliana.
La vicenda manager rischia di sbarcare anche in commissione nazionale antimafia: l'ha chiesto al presidente Centaro il deputato dell'Udc Giampiero D'Alia.

I nuovi manager della Sanità Siciliana
All'Usl n.1 di Agrigento è stato nominato Giuseppe Di Carlo, che sostituisce Salvatore Milioto. All'Usl n.3 di Catania arriva Antonino Scalone che prende il posto di Giorgio Ragona.
All'Usl 4 di Enna Francesco Judica prende il posto di Antonino Bruno.
All'Usl n.5 di Messina arriva Giuseppe Furnari che sostituisce Giuseppe Stancanelli.
All'Usl n.6 di Palermo (una delle più grandi d'Italia) arriva Salvatore Iacolino che sostituisce Guido Catalano.
All'Usl n.7 di Ragusa è stato nominato Fulvio Manno che prende il posto di Antonio Cusumano. All'Usl n.9 di Trapani arriva Antonino D'Antoni al posto di Fulvio Manno.

I nomi dei nuovi direttori generali delle Aziende ospedaliere
Al ''S. Elia'' di Caltanissetta arriva Alberto Paladino che prende il posto di Salvatore Olivieri; al ''Cannizzaro'' di Catania arriva Giuseppe Giunta al posto di Giuseppe Navarria; al ''V. Emanuele'' di Catania è stato confermato il direttore generale Ambrogio Mazzeo; al ''Garibaldi'', sempre di Catania Giuseppe Navarria prende il posto di Francesco Poli.
Al ''Gravina'' di Caltagirone arriva Carlo Romano al posto di Francesco Judica; al ''Piemonte'' di Messina è stato nominato Eugenio Croce, fratello del Procuratore di Messina, Luigi Croce, che prende il posto di Luigi Cardillo. A ''Villa Sofia'' di Palermo Antonino Bruno sostituisce Giancarlo Manenti; immutato il manager dell'ospedale ''Civico'' di Palermo, Francesco Licata di Baucina. Confermato anche Alfredo Gurrieri dell'Umberto Ì di Siracusa.
Agli ''Ospedali Civili'' di Sciacca resta Luigi Marano, così come rimane Liborio Immordino al ''Cervello'' di Palermo. Giancarlo Manenti, che lascia Palermo, arriva al ''S. Giovanni Di Dio'' di Agrigento e sostituisce Antonino D'Antoni.

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04 marzo 2005
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