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I palermitani si riprendono il loro teatro...

Accorrete! Accorrete! Il Teatro Garibaldi è Aperto

16 aprile 2012

Venerdì scorso una sessantina di palermitani (lavoratori dello spettacolo, artisti, studenti e appassionati alla causa) sono entrati al Teatro Garibaldi e lì sono rimasti. Così come al Valle, a Roma, e al Coppola, a Catania, anche a Palermo la popolazione ha deciso di occupare un teatro. Un loro teatro, chiuso da anni e abbandonato dalle istituzioni, in attesa di restauri e di una riqualificazione che, secondo la popolazione, è stata fin dal principio una manovra fittizia.
Per l'occasione è stato formato un nuovo comitato di cittadini volenterosi di far sentire le proprie ragioni, chiamato "Teatro Garibaldi Aperto", che ha sottoscritto un manifesto che dichiara: "Uno spazio destinato alla cultura non può chiudere per ragione alcuna. La sua assegnazione e la sua vita devono essere garantite da criteri di gestione trasparenti e rigorosi, nel rispetto del valore dell'arte in tutte le sue forme di espressione. Per questo restituiamo oggi alla sua naturale funzione il Teatro Garibaldi: l'ennesimo spazio negato alla città, un luogo che ci appartiene come cittadini e come lavoratori dello spettacolo, della cultura e dell'arte. Come cittadini abbiamo il dovere di difendere il patrimonio artistico del nostro Paese, il dovere di sottrarlo alla gestione clientelare e priva di progettualità. Chiediamo alla cittadinanza di aderire alla nostra lotta e partecipare alla nostra azione".
Il "Garibaldi” si trova nel quartiere Kalsa, a pochi passi dalla Basilica La Magione. Inaugurato nel 1861 proprio da Garibaldi, nel corso del tempo ha subito varie trasformazioni. Gli ultimi interventi ne hanno cambiato gli interni e si sono conclusi nel maggio del 2010, senza una riapertura effettiva. Il movimento palermitano ha chiesto al Comune di Palermo di dotarsi di un regolamento che disciplini l'assegnazione degli spazi culturali di sua proprietà e che inizi a monitorare le attività finanziate con i soldi pubblici al fine di evitare le situazioni che abbiamo visto, in Sicilia ma non solo, negli ultimi tempi.

PALERMO SI "RIPRENDE" IL SUO TEATRO GARIBALDI
di Mila Spicola (l'Unità, 15 aprile 2012)

Venerdì 13 alcune scosse di terremoto hanno scrollato una Palermo ancora addormentata. Alcune sono partite dal mare, altre dalle testa e dal cuore. Un centinaio di operatori della cultura e di artisti che operano nel capoluogo siciliano e in altre città dell'isola hanno deciso di "aprire" il Teatro Garibaldi.
Uno dei tanti spazi artistico-culturali della città, chiuso da anni. Infatti, come la maggior parte degli edifici pubblici ristrutturati dall'amministrazione comunale uscente, era stato lasciato marcire in uno stato di totale abbandono finendo col rappresentare l'ennesimo esempio di negazione di spazi comunali usufruibili dai palermitani.
Un luogo importante, inaugurato nel 1861 da Garibaldi in persona (splendide le decorazioni dell'arco di proscenio con l’elenco delle principali tappe siciliane dei Mille), simbolo dell'Unità d'Italia come anche della Palermo viva e rinata degli anni '90, quando venne utilizzato, seppur cadente, da nomi come Pina Bausch, Peter Stein, Carlo Cecchi. Richiuso per il restauro non è mai stato riaperto, nonostante i lavori siano ultimati da anni.
Al momento della riapertura dello spazio era presente un ingente reparto di forze dell’ordine che ha cercato di impedire la riappropriazione da parte degli occupanti che invece sono riusciti prontamente a barricarsi dentro il Teatro. Fin da subito davanti i cancelli del Garibaldi si è radunato un presidio partecipato da circa un centinaio di persone in solidarietà con gli artisti all’interno. Occupanti che non erano quindi disposti ad uscire fintantoché le loro richieste non sarebbero state prese in considerazione dalle istituzioni comunali.
Nel pomeriggio una delegazione ha quindi incontrato il Commissario Latella presso Palazzo delle Aquile e ha denunciato pubblicamente lo stato di abbandono dello stabile presentando le proprie proposte in merito all’utilizzo del Teatro Garibaldi; prima fra tutte la realizzazione di una 3 giorni di iniziative, dibattiti e spettacoli da svolgersi all’interno del Garibaldi a partire da questa sera in modo da far vivere fin da subito il nuovo spazio alla città di Palermo.
Con l’iniziativa di venerdì mattina il Comitato Teatro Garibaldi, con una rete ideale e reale che lo unisce ad altre esperienze simili che altrove stanno mettendo in campo simili iniziative, prima fra tutte quella del Teatro Valle, ha voluto così restituire alla città un luogo in cui, secondo quanto affermano "è possibile costruire dal basso progetti ed attività culturali utili al rilancio di Palermo, città vessata dalla crisi e dalla mancanza dei più elementari servizi e di spazi di aggregazione sociale."
Il Teatro Garibaldi Aperto si prefigura quindi come "uno spazio dove sia possibile esprimere un punto di vista altro, aperto ad attività come laboratori teatrali e di pittura, un luogo dove provare i propri spettacoli e dove sia possibile assistere a spettacoli e concerti senza ricadere nelle logiche di mercificazione e di intrattenimento che sempre di più attanagliano il mondo della cultura."

In questo momento (Domenica 15 aprile) al Teatro Garibaldi Aperto si sta svolgendo una partecipatissima assemblea di circa duecento persone. All'ordine del giorno molte le questioni da dibattere, al centro la decisione su come proseguire quest'esperienza. Dopo un'accurata riflessione sull'importanza di riappropriarsi di un luogo di cultura come il Teatro Garibaldi inaugurato due anni fa ma mai di fatto aperto alla città e sul fortissimo impatto politico che la sua riapertura sta avendo nei confronti di una Palermo vessata da anni di amministrazione assente, l'assemblea ha scelto "di porsi in reale alternativa alle logiche di amministrazione degli spazi delle istituzioni ormai decadenti (se non già morte) e per nulla rappresentative, e di porsi come nuovo modello di democrazia dal basso per questa città."
Si è ripetuto più volte che "l'occupazione di questo spazio non è l'obiettivo di questa lotta, ma un mezzo per arrivare a incidere sulle prassi della produzione del sapere e della cultura a Palermo, come in Italia." Si è ribadito però che "questa tre giorni non è sufficiente, non è niente, non era nelle menti degli occupanti scendere al compromesso di Venerdì con il Commissario Latella e non è nelle menti di quest'assemblea abbandonare il Teatro al termine dei tre giorni imposti con la celere."
Tra i partecipanti all'assemblea: artisti (tra gli altri l’attrice catanese Donatella Finocchiaro che stasera reciterà un brano di Sciascia), operatori, comuni cittadini, rappresentanti del teatro Valle.
"Il tema è quello del 'contagio sano'". ci racconta Fulvio, venuto da Roma, dal Teatro Valle, "l’obiettivo è quello di creare una rete nazionale che coinvolga tutto il mondo dell'arte e della conoscenza. Il rapporto con Palermo nasce da lontano, da un dialogo ininterrotto nato in questi mesi, di riflessioni comuni per individuare delle nuove pratiche di produzione e gestione degli spazi comuni, non solo culturali, che non siano solo di protesta ma che siano costituenti di metodi democratici. Di pratiche di autogoverno dal basso, fatte di interlocuzione con la cittadinanza, di azione e riflessione orizzontale."
Con lui Dario, un attore palermitano componente del Comitato del Garibaldi aperto. "Dobbiamo maturare il rifiuto della delega, creare un altra idea di democrazia partecipativa che responsabilizzi ogni singolo membro di quella collettività chiamata città. Perché non iniziare dall’arte e dalla cultura e poi trasferirla in altri ambiti? E’ un obiettivo alto e difficile, grandioso per una città dura come Palermo, ma se non ce lo diamo noi, se non ci crediamo noi ventenni chi deve crederci? Dar vita a una cittadinanza partecipe, viva, matura, colta, solidale questo è il nostro sogno. Per questo il movimento non vuole essere chiuso o impositorio, tutt’altro, vuole dire: venite e lavorate con noi. Le porte sono aperte. Il nostro interlocutore è la città. Vogliamo invitare questa città disgregata e offesa dicendole: siamo solidali, aperti e vogliamo condividere con voi un nuovo modo di essere cittadini, basato sul 'noi' e non sull''io'.Il teatro Garibaldi è aperto."

- Occupato il Teatro Garibaldi di Palermo (Guidasicilia.it, 13/04/12)

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16 aprile 2012
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