Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

I palii paesani e i traffici illeciti delle organizzazioni criminali. La LAV chiede lo stop del Palio di Belpasso (CT)

06 settembre 2006

Continua la battaglia della Lega Antivivisezione contro i palii che frequentemente si corrono nelle varie province siciliane. Oltre allo spirito animalista, a guidarli in questa indefessa lotta, è lo spirito della legalità, che chiunque dovrebbe contemplare. Infatti dietro a quelle che vengono chiamate manifestazioni folcloristiche e culturali, sempre più spesso si nascondono pericolosi traffici illeciti che servono a far arricchire le organizzazioni mafiose.
 
Palio di Belpasso (CT), la LAV al Prefetto: vietare subito le corse dei cavalli!

La LAV ha inviato al Prefetto di Catania, Anna Maria Cancellieri, al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, alla Direzione Distrettuale Antimafia ed alla Direzione Investigativa Antimafia un corposo dossier sui rischi di infiltrazioni criminali nel mondo delle corse dei cavalli, chiedendo di bloccare per motivi di ordine pubblico il ''Palio Città di Belpasso'' in programma nei giorni 7, 9 e 10 settembre. ''Storicamente le organizzazioni criminali dedite alle scommesse clandestine hanno sviluppato in queste manifestazioni una sicura attività lucrativa - si legge nel documento - consolidata dal controllo del territorio venuto meno alla legalità. In particolare, le corse di cavalli organizzate in occasione delle feste paesane vedrebbero la partecipazione costante di elementi malavitosi'', che spesso agiscono all'insaputa degli organizzatori.
Proprio l'altro ieri, per esempio, una brillante operazione dei Carabinieri ha bloccato una corsa clandestina di cavalli a Palagonia (CT): due persone arrestate ed altre quaranta identificate, tra loro numerosi pregiudicati. Già nello scorso luglio, un blitz dei Carabinieri aveva scoperto un'altra gara di cavalli, sempre a Palagonia, denunciando cinque persone.

Il dossier raccoglie precise ed autorevoli informazioni provenienti dalle attività investigative delle Forze dell'Ordine e dell'Antimafia: ''Dai rapporti del Ministero dell'Interno emerge chiaramente che le corse ippiche vedono spesso il diretto coinvolgimento di organizzazioni criminali catanesi - dichiara Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della LAV - e sono da considerarsi fra 'le attività criminali emergenti'. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, inoltre, pone l'accento sul 'racket degli animali che ricomprende una complessa casistica di illeciti riferibili', fra gli altri, anche alle 'corse clandestine di cavalli'. Proprio per questi motivi in Sicilia i Prefetti hanno ormai vietato tutte le corse di cavalli in occasione di palii paesani: il Prefetto di Palermo emanò un'ordinanza già nel 2000, seguito dai Prefetti di Caltanissetta (2003), Agrigento (2005) e Trapani (2005). Da ultimo il Prefetto di Siracusa ha vietato a luglio il palio di Avola (SR), in quanto il Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica ha riscontrato che tali manifestazioni sono occasioni di incontro per soggetti che gravitano nell'ambiente della malavita comune e organizzata e incentivano situazioni illegali, quali la diffusa pratica del doping e le scommesse clandestine''.

L'estate 2006 porta un drammatico bilancio: negli ultimi quattro mesi di palii e gare equestri in Italia, vi sono stati ben 8 cavalli uccisi nelle corse organizzate a Floridia (Siracusa), Fucecchio (Firenze), Ferrara, Feltre (Belluno), Piazza Armerina (Enna), Servigliano (Ascoli Piceno), e numerosi altri rimasti feriti o sottoposti a doping (Floridia: positivi al doping 6 cavalli su 16). ''Le Istituzioni, e non più soltanto noi animalisti, non possono più tollerare queste stragi ed hanno il dovere di intervenire per garantire l'incolumità dei cavalli, costretti a correre in circuiti inadatti, ed il rispetto della legalità - dichiara Roberto Bennati, vicepresidente della LAV -. Ferire e mandare a morte cavalli in nome di tradizioni e per il pubblico divertimento, è grave quanto abbandonare, maltrattare o uccidere un cane o un altro animale: nel caso dei palii si tratta di violenze prevedibili a causa delle caratteristiche della corsa, non di incidenti da attribuire al 'caso', da prevenire e perseguire penalmente senza garantire alcuna impunità''.

- Informazioni ed approfondimenti su: Palii e feste con animali

- Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV

INFO
LAV Sicilia
Tel 333.2210604
LAV Nazionale
Tel 06.4461325 - 339.1742586
www.lav.it

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

06 settembre 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia