I pellegrini italiani sfidano il terrorismo e si recano in massa in Terra Santa
Nei primi tre mesi del 2004 sarebbero stati circa 6 mila i turisti italiani che si sono recati in Israele
La ripresa era iniziata già alla fine dello scorso anno, con alcuni gruppi che avevano visitato la Terra Santa durante le feste di Natale. Due charter con 400 pellegrini delle diocesi di Brescia, Cremona e Fidenza sono partiti alla volta di Israele nel solo mese di marzo. Il pericolo del terrorismo sembra non costituire un deterrente per i turisti italiani che, ormai si sono fatti del fenomeno un'idea più ampia è globalizzata. Se il terrorismo può colpire anche sotto casa infatti, è inutile disertare le cosiddette zone calde. ''E' una sorta di assuefazione al pericolo, la gente ha imparato che il pericolo può essere ovunque e quindi è meno spaventata dall'idea di viaggiare. E in ogni caso chi si reca in Terra Santa segue un itinerario di visita che non tocca le aree calde ed è quindi considerato sicuro'', confermano i tour operator del settore.