I pescatori mazaresi tornano a casa
In rotta verso la Sicilia uno dei due pescherecci fermati il 7 ottobre scorso dai libici
E' in rotta verso casa il peschereccio mazarese "Giulia PG" sequestrato il 7 ottobre scorso al largo delle coste libiche insieme con l'altra barca siciliana "Daniela L." circa 40 miglia al largo delle coste africane. La notizia è arrivata ieri dal console italiano Guido De Sanctis.
A bordo del 'Giulia PG' si trovano anche i marittimi del 'Daniela L.', tranne il primo e il secondo motorista che sono rimasti a Bengasi. "Il rilascio del secondo peschereccio - ha spiegato Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo per la pesca Cosvap - avverrà dopo il processo d'appello a seguito del ricorso presentato dal procuratore del tribunale di Bengasi perché il motopesca in passato era stato già sequestrato dalla Libia".
Gli equipaggi, in tutto 12 tra italiani e tunisini, sono partiti ieri alle 17.50 ora italiana. Si conclude così la lunga vicenda iniziata il 7 ottobre scorso, al centro anche dell'incontro a Tripoli tra il ministro degli Esteri Giulio Terzi e il premier libico Ali Zeidan. Gli equipaggi erano stati scarcerati settimane fa, poi è iniziata la lunga trafila giuridica del dissequestro delle imbarcazioni, resa più complicata dal fatto che al tribunale militare di Bengasi, dove la vicenda è stata trattata, si sono aperti i processi contro gli ex sostenitori di Muammar Gheddafi, elemento che ha reso più complessa la procedura burocratica per arrivare al dissequestro di una delle due imbarcazioni. [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]
- Sequestratori di pescherecci (Guidasicilia.it, 08/10/12)