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I più importanti ricercatori d'Europa e del Mondo insieme per il SI al referendum del 12 e 13 giugno

Anche i Nobel Dulbecco e Montalcini tra i firmatari del ''manifesto di solidarietà''

08 giugno 2005

''L'Italia deve essere in prima linea nella ricerca biomedica, in modo da ricevere pienamente i benefici derivati dalla scoperta di nuovi farmaci e trattamenti. Da un punto di vista scientifico non vi è alcuna giustificazione all'affermazione che la ricerca sulle cellule staminali embrionali e quella sulle cellule staminali adulte si escludano l'una con l'altra. Rifiutiamo quindi completamente l'affermazione che la ricerca sulle cellule staminali embrionali non sia indispensabile. Compito degli scienziati è studiare le cellule staminali embrionali e adulte in parallelo, con rigore metodologico e senza pregiudizi. Auspichiamo vivamente che il referendum del 12 e 13 giugno porti un SI per il diritto dei nostri colleghi a condurre la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane. Sosteniamo, quindi, la loro azione decisiva in favore di questo risultato che interessa l'intera comunità scientifica''.

Questo in sintesi quanto si legge nel ''manifesto di solidarietà'' verso i ricercatori italiani impegnati nel campo delle cellule staminali, sottoscritto dai più importanti studiosi in materia.
Ci sono anche le firme dei Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini sul documento dove si auspicaRita Levi Montalcini l'esito positivo del referendum del 12 e 13 giugno.

Un documento che in questi giorni sta raccogliendo sempre maggiori adesioni da parte della comunità scientifica europea e internazionale (compresa l'università americana di Yale) e che è firmato da ricercatori delle maggiori istituzioni scientifiche europee: come le università di Cambridge, Edimburgo, Lund, Bonn, Madrid e Zurigo, l'Istituto Pasteur, il Consiglio Nazionale delle Ricerche francese CNRS e l'Istituto europeo per le ricerche sul cervello (EBRI).
Tra le firme anche quella di Ann McLaren, dell'istituto di Biologia dello sviluppo dell'università di Cambridge e membro del comitato europeo di Bioetica, quelle di autorevoli esperti della ricerca sulle cellule staminali e il sostegno dell'ex commissario europeo alla Ricerca Philippe Busquin.

(Nella foto in alto a sinistra, Renato Dulbecco)

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08 giugno 2005
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