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I "poveri" ricchi

Scoperto dal governo Crocetta un bacino di "superPip": finti precari, con tanto di sussidio regionale, dai redditi per niente poveri

15 marzo 2014

Precario con tanto di sussidio da  832 euro al mese pagato dalla Regione siciliana, ma milionario  con un reddito Isee (il sistema che certifica l'accesso alle  agevolazioni sociali) di 150 mila euro, quattro familiari a  carico e un patrimonio di 1,2 milioni di euro.
A scoprire  l'incredibile caso è stato il governo di Rosario Crocetta che da  tempo sta spulciando la posizione dei 2.800 ex Pip (piani d'inserimento professionali), svantaggiati ed ex detenuti che fanno parte del progetto "Emergenza Palermo",  precari impegnati in servizi di pulizia, portierato e  facchinaggio nelle scuole e negli ospedali.

Ma questo non sarebbe un caso isolato. Il Dipartimento lavoro della Regione, che sta effettuando i controlli sulle posizioni di questi precari, avrebbe trovato altre situazioni anomale; ci sarebbero almeno 80 precari con redditi Isee ben al di sopra della soglia consentita per accedere al sussidio, stabilita in 20 mila euro da una norma dei 5 stelle approvata nella legge di stabilità di quest'anno.
Il dirigente del dipartimento, Anna Rosa Corsello, sta procedendo all'immediata espulsione dal bacino dei precari del "superPip" milionario, altre espulsioni saranno formalizzate nei prossimi giorni.

L'anno scorso la Regione aveva espulso 87 precari per diverse irregolarità: Crocetta aveva scoperto che alcuni di questi beneficiavano del sussidio nonostante si trovassero in carcere anche per reati di mafia. Uno di essi, addirittura, aveva un patrimonio di due milioni che gli è stato poi sequestrato.

"La presenza tra i precari di persone con redditi di centinaia di migliaia di euro e patrimonio milionario - ha detto il governatore - la dice lunga quando si parla di lotta agli sprechi. Stiamo scoprendo situazioni incredibili, mi chiedo come sia stato possibile creare falsi precari dando loro un sussidio e togliendo risorse alla gente veramente bisognosa. Ci sono almeno ottanta casi anomali. Stiamo procedendo ad espellere l'ex Pip con il reddito Isee da 150 mila euro, faremo la stessa cosa per gli altri. Non è solo una forma di risparmio ma di giustizia nei confronti dei poveri e di chi ha reali necessità. Prima questi scandali venivano occultati, ora con il mio governo questo non è consentito. Questa è una risposta concreta a chi ancora nutre dubbi sull'azione di moralizzazione e di lotta agli sprechi che stiamo portando avanti".

Quattro anni fa, l'ex governo di Raffaele Lombardo,  aveva assunto i 2.800 Pip con regolare contratto, per una spesa lievitata a oltre 36 milioni all'anno. Fu proprio Crocetta, un anno fa, a revocare i contratti, ripristinando il sussidio e resistendo alle pressioni della piazza, sostenuta persino da  qualche deputato regionale.
Contro sprechi e mala-burocrazia, Crocetta pensa di affidare la revisione dei conti della Regione a una società specializzata da individuare attraverso un bando di gara internazionale, proposta questa avanzata dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, che ha messo in guardia il governo anche dal "rischio defalut" (LEGGI). "Per fortuna questo rischio non  c'è, perché abbiamo invertito la rotta" assicura Crocetta forte del giudizio delle Agenzie di rating. E ritenendo "impossibile" arruolare un "Cottarelli" in Sicilia per la spending review perché costerebbe troppo, Crocetta annuncia un taglio agli sprechi da 1 miliardo di euro: "Lo faremo nel giro di un anno e  mezzo".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

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15 marzo 2014
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