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I precari della scuola non sanno più che protesta organizzare

Il comitato dei lavoratori protesta contro i ritardi e i tagli della riforma Gelmini

14 settembre 2011

Un gruppo di precari della scuola ha occupato ieri il terzo piano dell'ufficio scolastico regionale di via Fattori a Palermo per protestare contro i tagli della riforma Gelmini. I precari denunciano che l'anno scolastico, ufficialmente al via il 15 settembre in Sicilia, si aprirà nel caos. "Ieri il ministro Gelmini - ha detto Salvo Altadonna, docente di sostegno precario - ha dichiarato che l'anno scolastico sarebbe partito senza problemi siamo qui per smentire le sue dichiarazioni". "Affermo - ha detto ancora - che non era mai avvenuto che gli incarichi agli insegnanti di sostegno venissero assegnati dopo l'inizio dell'anno scolastico. La prima convocazione è fissata per il 19 per le scuole medie, ne è prevista un'altra il 28. Questo significa che non prima del 1 ottobre questo personale prenderà servizio".
Il comitato dei precari nei giorni scorsi ha inviato una lettera al ministero dell'Istruzione in cui chiedeva l'assegnazione per Palermo e provincia di 650 posti in deroga per il personale docente e Ata. "La risposta - conclude Altadonna - è stata solo di 150 posti per tutta la Sicilia è chiaro che così si compromette il regolare svolgimento delle lezioni e non si garantisce il diritto allo studio agli studenti più deboli".

La decisione di occupare il terzo piano dell'edificio di via Fattori è avvenuta al termine di un incontro che si è svolto ieri mattina con il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Maria Luisa Altamonte sull'esito delle richieste presentate dai precari al ministero dell'Istruzione. È stato interrotto, invece, il presidio permanente, allestito nei giorni scorsi a piazza Indipendenza, davanti la sede della presidenza della Regione. Lunedì è stata smontata anche la tenda, dove per otto giorni tre bidelli precari - Calogero Fantauzzo, Filippo La Spisa e Pietro Musso - hanno portato avanti lo sciopero della fame contro i tagli alla scuola pubblica.

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, ANSA]

- Loro continueranno la protesta (Guidasicilia.it, 05/09/11)

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14 settembre 2011
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