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I profughi e la polizia a Mineo, sono stati lasciato soli

Dopo la "rivolta" di ieri degli immigrati del Villaggio della Solidarietà, il sindacato della polizia ha deciso di organizzare un sit-in di protesta

28 luglio 2011

Ieri, mercoledì 27 luglio, per oltre quattro ore circa 300 immigrati ospitati nel Cara di Mineo, il Residence degli Aranci,  hanno bloccato la strada statale 417 Catania-Gela per chiedere lo status di rifugiati politici o chiedendo di avere il passaporto e lasciare il centro.
Mentre la polizia cercava di deviare il traffico su un'altra statale, la 385, gli extracomunitari si sono spostati creando disagi anche su questa strada. Solo nel primo pomeriggio le forze dell'ordine sono riuscite a riportare nel "Villaggio della solidarietà" gli immigrati.
Durante la notte, nel centro sono stati appiccati piccoli roghi che hanno danneggiato alcuni mezzi e dopo il rientro al Cara, come riferisce la polizia, molti degli immigrati sono stati coinvolti in risse scoppiate tra etnie diverse.
"Dobbiamo cercare di evitare che qualcuno si faccia male - ha detto Giovanni Marziano, capo di gabinetto del questore -. Purtroppo molti degli immigrati che non potranno essere considerati rifugiati hanno iniziato delle agitazioni che mettono in pericolo la sicurezza degli altri ospiti del Cara. Il centro ha un'ottima vivibilità, è ampio e non ci sono problemi di sovraffollamento, però se c'è tensione è difficile mantenere tutto tranquillo".

Nel Cara di Mineo trovano asilo circa duemila immigrati. "Purtroppo si stanno puntualmente verificando i problemi di ordine pubblico che avevamo paventato - ha detto il sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro - In questi mesi, di fronte a tante richiesta di aiuto da noi lanciate, il Governo è riuscito a tergiversare e a giocare a rimpiattino, dando vita a un carosello dei gestori che sembra essere stato chiuso solo negli ultimi giorni".

Intanto, i poliziotti protestano per la carenza di personale e domani faranno un sit-in davanti al "Villaggio della solidarietà". "La carenza di poliziotti sta determinando una situazione davvero pericolosa, che rischia inevitabilmente di degenerare. Riteniamo questo Governo responsabile per ciò che sta accadendo in provincia di Catania, non possiamo fronteggiare un’emergenza se non sussistono le condizioni per farlo". Il segretario Silp Cgil di Catania, il sindacato lavoratori di polizia, Maurizio Pizzimento, ha denunciato con queste parole i fatti accaduti nel "Villaggio della Solidarietà" di Mineo.

"Il rapporto tra polizia e immigrati è di 1 a 100 - ha aggiunto Pizzimento - questi uomini sono armati di bastoni e coltelli, hanno distrutto la mensa, hanno ferito alla mano anche un funzionario di polizia, hanno appiccato il fuoco danneggiando alcune auto, hanno bloccato la statale 417 Catania-Gela: gli uomini sul posto sono insufficienti per contrastare una protesta che potrebbe trasformarsi in vera e propria rivolta. Il neo questore di Catania Antonino Cufalo sta facendo il massimo con le poche risorse a disposizione, chiediamo al ministro Roberto Maroni di intervenire immediatamente e di intraprendere azioni immediate volte a riportare, in maniera efficace, la sicurezza nel Centro mediante un incremento del personale destinato alla vigilanza. La distribuzione delle risorse umane ultimamente effettuata dal Dipartimento non rispecchia infatti le esigenze del Paese e l’emergenza che attanaglia la Sicilia, dove non è stata inviata neanche una unità per far fronte al fenomeno immigrazione, sempre più incalzante".
Il sindacato domani mattina, venerdì 29 luglio, protesterà davanti al Centro di Mineo, con il coinvolgimento di tutti i sindaci del calatino "che da tempo – ha concluso Pizzimento – chiedono alle Autorità competenti di intraprendere i necessari interventi per evitare disordini e garantire un’adeguata sicurezza".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, I Press.it]

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28 luglio 2011
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