I profughi non avranno il piacere di incontrare Berlusconi

Notte di sbarchi sull'isola di Lampedusa dove sono approdati, in poco meno di sei ore, complessivamente 1.041 profughi, tra cui oltre 120 donne e 30 bambini, a bordo di quattro imbarcazioni. Alle operazioni di soccorso, che si sono concluse poco dopo le 6.30, hanno partecipato due motovedette della Guardia Costiera e due della Guardia di Finanza.
Il primo sbarco è avvenuto alle 23.30 con 158 profughi, tra i quali 28 donne e 12 bambini. Il secondo sbarco è avvenuto alle 4.45 con 340 profughi a bordo, tra cui 30 donne e 11 bambini. Alle 5.30 il terzo sbarco con 303 migranti, tra cui 42 donne e quattro minori. Le operazioni si sono svolte regolarmente e senza problemi. Gli oltre mille profughi, partiti tutti dalla Libia, sono già stati trasferiti al Centro d'accoglienza di contrada Imbriacola.
Per questa mattina è prevista la partenza da Lampedusa della nave traghetto 'Moby Fantasy' che trasferirà in diversi centri d'accoglienza gli immigrati sbarcati nella notte e gli altri ancora presenti sull'isola, in attesa di ottenere lo status di rifugiati.

I migranti, proveniente dai territori insanguinati della Libia, non avranno la gioia di incontrare il premier Silvio Berlusconi che sarebbe dovuto arrivare sull'isola in mattinata (LEGGI). Il premier, atteso sull'isola insieme con la figlia Marina, secondo quanto riferito da fonti di Governo, ha rinunciato per "non intralciare, con la sua visita, le operazioni di soccorso" e non se l'è sentita di sbarcare a Lampedusa per parlare di "fine dell'emergenza". "Avevamo preparato tutto, anche un giro in mare in caicco lungo le coste di Lampedusa - ha spiegato il vice sindaco Angela Maraventano - speriamo che il premier possa venire presto ancora qui da noi".
Inoltre la sentenza sul lodo Mondadori scatenerà reazioni politiche che il premier vuole fronteggiare stando sul continente.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]