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I rapporti tra Berlusconi e la Sicilia

Mentre il premier, paterno, promette a Cammarata il suo aiuto, al Governatore Lombardo manco una parola

13 giugno 2009

Secondo il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, c'è "bisogno di nuove forze per governare la città", che tradotto vorrebbe dire: azzerare la Giunta comunale e ricominciare daccapo. Per fare ciò, però, ci voglio soldi, esattamente cento milioni di euro, pari alla somma utilizzata dalla giunta per stabilizzare lavoratori precari e dunque ora mancante dal bilancio. Per questo Cammarata ha chiesto un incontro al premier Silvio Berlusconi (LEGGI). Incontro che c'è stato e nel quale Silvio Berlusconi ha promesso al sindaco del capoluogo siciliano il proprio aiuto.

"Il premier Silvio Berlusconi mi ha assicurato l'aiuto finanziario del governo alla città di Palermo". Lo ha annuciato Cammarata stesso che, intervistato dall'emittente televisiva Trm, ha rivelato di essere stato ricevuto l'altro ieri dal presidente del Consiglio. Cammarata ha spiegato di avere manifestato a Berlusconi "l'esigenza di avere 100 milioni di euro. Mi ha garantito aiuto a trecentosessanta gradi - ha detto il sindaco - per dare alla città risorse utili per programmare l'attività amministrativa e per le politiche infrastrutturali".
Berlusconi ha ribadito anche il sostegno all'Amia, l'azienda ex municipalizzata per la raccolta dei rifiuti con un buco di circa 150 milioni di euro. "A breve termine - ha sottolineato Cammarata - ci saranno trasmesse risorse per ricapitalizzate l'Amia e investire nel parco mezzi. Spero che nel prossimo Consiglio dei ministri siano individuati gli interventi che ci consentiranno di pagare gli stipendi".
Il sindaco ha aggiunto infine di aver parlato con il presidente del Consiglio anche dei fondi Fas e delle risorse per la Sicilia. "Quando ho chiesto a Berlusconi se potevo rivelare i contenuti del nostro colloquio - ha concluso - lui mi ha risposto che anzi dovevo riferire che il presidente del Consiglio è dalla parte della città".

Se però c'è stato l'incontro, oseremmo dire paterno, tra Berlusconi e Cammarata, quello con il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, previsto in questi giorni durante la trasferta romana del Governatore, è sfumato ancora una volta.
Ieri, infatti, Lombardo è ritornato a Palermo dalla Capitale
senza avere incontrato il premier per discutere della crisi della maggioranza che due settimane fa ha portato all'azzeramento della Giunta e alla nomina del nuovo Esecutivo, con l'esclusione dell'Udc e pezzi del Pdl, quelli vicino all'asse Alfano- Schifani.

Nei giorni scorsi Lombardo aveva criticato Berlusconi a causa di quella che lui ha defito "politica degli annunci". Insomma, sembra che la spaccatura tra Mpa e Pdl in Sicilia, inizia a fare sentire la propria voce anche sul fronte delle grandi opere.
"Avvio dei lavori? Ma come potrà essere posta la prima pietra del Ponte sullo Stretto se manca il progetto esecutivo?". Questo il dubbio palesato dal presidente della Regione, contestando "la politica degli annunci nei confronti del Sud". Il leader del Movimento per le autonomie ha quindi ribadito che "da parte del governo nazionale ci vuole una svolta per il Mezzogiorno".

Lo sfogo di Lombardo è arrivato a pochi giorni dall'annuncio del presidente del consiglio, secondo il quale la maxi-opera è pronta a partire. "Questa settimana ho avuto un incontro con Pietro Ciucci (amministratore delegato di Ponte sullo Stretto Spa, ndr) sul programma, per cui posso dirti che presto inizieranno i lavori per il Ponte sullo Stretto che porterà lavoro nelle regioni della Calabria e della Sicilia" aveva detto Silvio Berlusconi venerdì scorso durante la registrazione di Matrix, dunque alla vigilia delle lezioni europee che sappiamo come sono andate. "Prometto - aveva aggiunto - che verrà fatto, ci tengo perché sarà un'opera epocale". "Credo - aveva concluso il premier - di poter connotare il mio governo del Paese anche con un'opera che duri nel futuro, quindi, sono direttamente interessato".
Un'opera monumento, dunque, ma l'impressione è che d'ora in poi anche sull'intestazione del Ponte il Cavaliere in Sicilia dovrà fare i conti con Raffaele Lombardo.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Adnkronos/Ing, La nuova ecologia.it]

- "Lo sgarbo di Berlusconi a Lombardo" di S. Parlagreco (SiciliaInformazioni.com)

 

 

 

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13 giugno 2009
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