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I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza del petrolchimico di Gela lanciano l'allarme occupazione

22 ottobre 2007

Nei giorni scorsi i sindacati ed i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza del petrolchimico di Gela, cioè Rsu ed Rla, hanno diffuso un comunicato con cui hanno annunciato l'"allarmate, scelte tecniche dell'azienda produttrice di materie plastiche, la Polimeri Europa, tendenti a trasferire allo stabilimento di Ragusa il ciclo produttivo degli impianti del politene. Oggi, gli spurghi inerti dell'impianto di produzione delle plastiche gelesi sarebbero stati dirottati nel complesso industriale ibleo attraverso il gasdotto che collega i due siti produttivi dell'Eni. Il tutto, sottolineano, senza far sapere nulla ai sindacati che definiscono a rischio 200 posti di lavoro e la stessa esistenza dell'ultima fetta di chimica a Gela. Tale atto - scrivono le rappresentanze sindacali - interrompe il dialogo che si era riaperto con la sottoscrizione dell'accordo di mobilità e che, a nostro avviso, avrebbe potuto portare a chiudere positivamente problematiche gestionali di rilevante interesse per i lavoratori''.
La Rsu, in disaccordo con l'azienda, ha proclamato lo stato di agitazione e ha invitato i lavoratori a rifiutarsi di effettuare ''qualsiasi manovra o attività propedeutica alla fermata dell'impianto etilene, in attesa che si ricomponga il tavolo di trattativa sul sito di Gela''. [La Sicilia]

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22 ottobre 2007
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