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I rimborsi e le assicurazioni della Costa Crociere

Il Codacons avverte tutti i passeggeri della Costa Concordia: "Non firmate nessun accordo con la Società"

20 gennaio 2012

Gli indennizzi ai passeggeri da una parte, i rimborsi delle assicurazioni dall'altra. Sul naufragio della Costa Concordia si gioca - a colpi di carte bollate - una partita da oltre 100 milioni di euro. Cifra calcolata per difetto, che con il passare dei giorni potrebbe aumentare ancora. "Siamo ancora alle ipotesi" spiega un broker esperto di assicurazioni marittime, che per ragioni di opportunità chiede di non essere citato. "Per un calcolo preciso - aggiunge - ci vorranno ancora diversi mesi". Un duro colpo per Costa Crociere, compagnia numero uno in Europa che nel 2010 ha sfiorato i 3 miliardi di euro di fatturato.
Per valutare i danni che la Concordia ha subito nel naufragio, le compagnie assicurative hanno inviato i primi periti all'Isola del Giglio. Uno è dello Studio Tecnico Navale Ansaldo di Genova, specializzato tra l'altro nelle perizie di avarie per incagli. L'altro arriva invece dal Nord Europa e rappresenta il pool di compagnie presso cui la Concordia era assicurata. "La nave è ormai persa - sottolinea il broker - ma la sua perdita è assicurata per oltre 400 milioni, una cifra che copre ampiamente il suo intero valore, alla luce dell'ammortamento e dell'usura".

Le prime raccomandate sono già arrivate in piazza Piccapietra, nel centro di Genova, quartier generale di Costa Crociere. Contengono le richieste di risarcimento danni dei passeggeri scampati al naufragio. L'ufficio legale della compagnia ha iniziato a contattare ciascun passeggero "per determinare gli indennizzi relativi ai disagi sostenuti". Si va dai 5 mila euro per i danni materiali ai 500mila nel caso di morte di un famigliare. Ma le associazioni dei consumatori invitano gli interessati a "non firmare nulla".
I passeggeri della Costa Concordia, che in queste ore vengono contattati dalla compagnia genovese per determinare gli indennizzi relativi ai disagi sostenuti, "non firmino alcun accordo con la società". È l'appello del Codacons, che invita le persone coinvolte nel naufragio della scorsa settimana "a sottoporre le proposte di indennizzo presentate da Costa all'associazione prima di una eventuale accettazione". "I cittadini presenti sulla nave naufragata - ricorda il Codacons - hanno diritto non solo al rimborso della crociera e di tutte le spese materiali ad essa collegate, ma anche al risarcimento dei danni morali subiti, come la paura, lo stress, e più in generale ai 'danni da naufragiò, compresi i rischi per la propria incolumità corsi". L'associazione invita inoltre i passeggeri della Concordia a "inviare comunque alla compagnia di navigazione una raccomandata con ricevuta di ritorno, entro 10 giorni lavorativi dal naufragio, in cui si chiede formalmente alla società il risarcimento di tutti i danni materiali e morali subiti".
Al tribunale di Grosseto, dove verrà celebrato il processo per il naufragio, si sono intanto presentati i primi legali intenzionati a costituirsi parte civile. "Oltre le responsabilità del comandante, vogliamo valutare quelle della compagnia", ha spiegato l'avvocato Tatiana Della Marra, che rappresenta un gruppo di 35 passeggeri russi scampati al naufragio della Concordia.

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, ANSA, AGI, Codacons.it]

 

 

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20 gennaio 2012
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