I rincari della finanziaria regionale
Previsti aumenti del 30% su tutte le tariffe per l'accesso ai servizi pubblici e sui canoni di concessione dell'acqua
Rincari del 30% di tutte le tarriffe per l'accesso ai servizi pubblici, raffiche di aumenti dei canoni di concessione di acqua, beni demaniali e patrimoniali e introduzione di una tassa carico delle imprese di estrazione nelle cave, che varia da 0,50-0,80 euro al metro cubo. In arrivo anche maggiori oneri per il rilascio di autorizzazioni e pareri, con costi per i privati che vanno da mille euro per l'istruttoria del nulla osta al vincolo idrogeologico fino a 6 mila euro (si parte da mille) per l'attivazione del procedimento di valutazione ambientrale strategica (Vas).
E' quanto prevede un emendamento del governo alla manovra economico-finanziaria che interviene sulle entrate di bilancio, che oggi è all'esame dell'Assemblea regionale siciliana.
I rincari dei canoni riguarderanno le concessioni di acque minerali, termali, a uso industriale, per consumi a uso igienico, per impianti sportivi e servizi antincendio, ma anche per la piscicoltura e l'attraversamento e occupazione del demanio idrico. Per i beni demaniali e patrimoniali i canoni di concessione e locazione non potranno essere inferiori a 5 mila euro all'anno e gli importi variano in base alla superficie dei comuni. Gli oneri per il rilancio di autorizzazioni, nulla osta e pareri graverà soprattutto per le imprese non siciliane, per quelle che hanno sede legale nell'isola le nuove tariffe sono ridotte del 30%.
I nuovi canoni per le cave, commisurati alla quantità di minerale estratto e aggiornati ogni due anni, graveranno sulle imprese che trattano sabbia, ghiaia per calcestruzzi, conglomerati bitumonisi, tout-venant per rimpimenti e sottofondi, materiali per pietrischi (0,50 euro al metro cubo).
E ancora: argille, calcare per cemento, per calce e altri usi industriali, gessi, sabbie silicie e torba (0,55 euro al metro cubo); pietre ornamentali (0,80 euro al metro cubo); altri minerali (0,55 euro).
Per le concessioni a uso agricolo, invece, il canone annuo sarà pari a 250 euro; sono ripristinate anche le tariffe per la concessione e l'esercizio di funivie, slittovie, sciovie e altir mezzi di trasporto terrestri a fune senza rotaia di interesse regionale.
Attraverso le motorizzazioni civili vengono attribuite alla Regione i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie relative alle di cancellazione delle imprese a seguito di accertamenti sulla careza dei requisiti di iscrizione all'albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per contro terzi. [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]