Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

I saldi per frenare la crisi... diciamo

Ieri in Sicilia sono ufficilamente iniziati i saldi Invernali. Tra la speranza dei negozianti e la parsimonia degli acquirenti

03 gennaio 2012

Ieri mattina sono ufficialmente partiti i saldi invernali in Sicilia. Tanta la speranza dei commercianti nelle svendite, con l'auspicio che queste possano consentire di recuperare parte delle perdite degli ultimi mesi.
Alla speranza dei commercianti però, non va incontro l'entusiasmo degli acquirenti che, secondo le prime stime saranno tanti quanti quelli dell'anno scorso (quindi pochi) e spenderanno anche meno. A causa della crisi.
Secondo le previsioni (a tinte fosche) ogni famiglia spenderà in media 223 euro, il 19% in meno rispetto allo scorso anno quando, sempre in occasione dei saldi invernali, la spesa era stata di circa 277 euro. I saldi, insomma, rischiano di essere magrissimi, seguendo e aggravando la scia di un Natale caratterizzato da consistenti cali a livello di consumi.
Secondo una stima dell'ufficio studi di Confcommercio, inoltre, per tutti il comune denominatore sarà quello di puntare all'acquisto di cose strettamente necessarie.

"Dopo un dicembre pessimo - dice Roberto Helg, presidente di Confcommercio Palermo - ci aspettiamo una stagione più positiva, ma la sensazione è che non riusciremo a raggiungere nemmeno il dato dello scorso anno, che ha fatto registrare un meno 8% nelle vendite".
"Prevediamo - ha detto il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi - che solo il 30% delle famiglie siciliane, a fronte di una media nazionale del 40%, potrà approffittare degli acquisti scontati con una spesa pro capite di soli 80 euro (media nazionale 110 euro). Il calo delle vendite, già registrato durante il periodo natalizio, sarà del 20% rispetto all'andamento dei precedenti saldi invernali". E a risentire maggiormente dei consumi al palo saranno i piccoli commercianti, ma anche e per la prima volta i centri commerciali e gli outlet. "I saldi, in realtà, i negozianti li hanno già anticipati da qualche giorno", ha osservato  Tanasi, sottolineando che "questa situazione dimostra come i commercianti siano i primi fautori di una liberalizzazione dei saldi che permetta di spalmare gli sconti nell'arco di tutto l'anno e di risollevare il volume delle vendite".
"Lo scoramento generalizzato delle famiglie ha smorzato le aspettative che precedono generalmente l'inizio dei saldi - ha detto Lillo Vizzini, presidente regionale di Federconsumatori -. Anticipare le vendite a saldo, come avvenuto in molte città a livello internazionale, avrebbe sicuramente aiutato a registrare un andamento delle vendite meno disastroso. Credo sia venuto il momento di rivedere le norme sui saldi e le vendite promozionali".
Dello stesso parere anche Claudio Melchiorre, presidente Adoc: "Il problema è anche italiano e non solo siciliano, ma qui è peggio. Se facciamo il paragone con gli altri Paesi, scopriamo che siamo gli unici a far iniziare la stagione dei saldi col nuovo anno. Dagli Stati Uniti all’Inghilterra, i saldi iniziano a ridosso o subito dopo Natale. Senza questo ostracismo verso l’inizio anticipato probabilmente gli incassi avrebbero potuto essere superiori a quanto registrato, ed è inspiegabile che i commercianti non vogliano anticipare i saldi".

E dalle associazioni dei consumatori arrivano i soliti consigli per chi avrà la possibilità di fare shopping in questo periodo: diffidare degli sconti superiori al 60%, non acquistare capi d’abbigliamento che non si possono provare, obbligare i commercianti in possesso del Pos ad accettare il pagamento con carte di credito o bancomat.
Anche quest'anno il Codacons ha deciso di sguinzagliare i propri ispettori per le vie dello shopping, a caccia di commercianti scorretti da smascherare e denunciare alle competenti autorità. "I nostri ispettori si mischieranno ai cittadini in cerca di occasioni e buoni affari, osservando la situazione".

Il decalogo Codacons per evitare fregature
1. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire.
2. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce 'Saldo' deve essere l'avanzo della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.
3. Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
4. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio.
5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi.
6. Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità.
7. Sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato.
8. Prova dei capi: non c'è l'obbligo.
9. Nei negozi che espongono l'adesivo della carta di credito o bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all'Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

03 gennaio 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia