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I saldi? Sono più importanti di fame e Aids

Medici senza frontiere denuncia anche quest'anno le crisi dimenticate dalla stampa italiana

22 aprile 2010

I saldi di fine stagione e il caldo che incalza? Valgono più della fame nel mondo e degli scarsi finanziamenti per la lotta all'Aids. Almeno per i media italiani, con i Tg che prestano più attenzione ai giorni di canicola e alla sforbiciate ai prezzi di abiti e maglioni che ai temi della malnutrizione o agli ostacoli sulla strada del reperimento di risorse per il Global Fund. Per non parlare delle malattie tropicali dimenticate, che minano la salute di 400 milioni di persone nel mondo ma che si trovano in un totale cono d'ombra informativo. Le notizie dedicate a queste patologie sono pari a zero, mentre di influenza suina, in soli 9 mesi, si è parlato in ben 1.337 notizie.

Questi alcuni dati contenuti nel Rapporto di Medici senza frontiere sulle crisi dimenticate: anche quest'anno l'associazione ha stilato una provocatoria 'top ten' sulle vicende umanitarie più gravi ma spesso del tutto ignorate dai media. Tra queste si fanno spazio anche la guerra nella Repubblica democratica del Congo, il conflitto nello Sri Lanka e in Yemen. Le condizioni drammatiche per le popolazione del Sudan, i civili intrappolati nella morsa della violenza in Pakistan, come in Somalia e in Afghanistan, dove l'accesso alle cure per i civili è estremamente difficoltoso. Si parla di Aids e di malnutrizione, denuncia ancora il Rapporto, solo in caso di vertici internazionali o di visite del Pontefice in Africa.
E se dalla fotografia scattata da Msf i tg escono con le ossa rotte, i quotidiani non se la cavano di gran lunga meglio. La dice lunga il fatto che di fame nel mondo le prime due testate italiane, il Corriere della Sera e la Repubblica, abbiano parlato in meno di 20 articoli (rispettivamente 18 e 14 'pezzi') nell'arco di un intero anno. Eppure ogni anno da 3,5 a 5 milioni circa di bambini muoiono per cause legate alla malnutrizione: un decesso ogni sei secondi.

A sorpresa, nella classifica stilata quest'anno da Msf, entra anche l'Afghanistan, il contesto di guerra in assoluto più rappresentato dai tg (1.632 notizie), "ma con due focus principali - spiega Kostas Moschochoritis, direttore generale di Msf - uno italiano, ovvero inerente la missione militare, e l'altro statunitense o più prettamente occidentale. Delle condizioni in cui vive la popolazione o di un sistema sanitario in ginocchio si parla poco, se non per nulla".
Dall'analisi realizzata dall'Osservatorio di Pavia sulle dieci crisi individuate da Msf, emerge che le notizie sulle crisi umanitarie nel 2009 sono state il 6% del totale (5.216 su 82.788), un dato identico a quello del 2008 ma sempre in linea con il calo di attenzione prestato alle aree di crisi in questi anni (il 10% nel 2006 e l'8% nel 2007). Il livello di attenzione nei tg, con meno di un decimo di notizie dedicate alle crisi, non dà segni di miglioramento nemmeno nel 2009, denuncia dunque l'associazione.

Quest'anno il Rapporto sulle crisi dimenticate è diventato un libro edito da Marsilio Editori, arricchito da contributi di giornalisti, docenti universitari e, in generale, 'addetti ai lavori', per puntare su una maggiore divulgazione e sensibilizzazione. [Adnkronos Salute]

Ulteriori informazioni: www.crisidimenticate.it

 

 

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22 aprile 2010
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