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I senzatetto di Palermo dormono in Cattedrale

Continua l'occupazione della Cattedrale da parte delle 15 famiglie di senzatetto

07 ottobre 2008

Li avevamo lasciati la scorsa settimana nell'aula del Consiglio comunale di Palermo, dove hanno dormito per alcuni giorni nella piazza antistante il portone d'ingresso di Palazzo delle Aquile (LEGGI). Da qui si sono poi spostati nel pensionato universitario. Oggi li ritroviamo all'interno della Cattedrale di Palermo che hanno "occupato" lo scorso sabato dopo essere stati sgomberati dalla polizia da un edificio in restauro.
E' il sofferto vagabondare delle 15 famiglie senzatetto, sfrattate dagli alberghi e dallo Zen, e dei loro 30 bambini. Ieri per la terza notte consecutiva, le circa 60 persone hanno dormito all'interno della Cattedrale.

"Sono molto stanchi - ha raccontato Toni Pellicane, uno dei leader del Comitato di lotta per la casa 12 luglio - ma determinati ad andare avanti, anche perché non hanno altre alternative". Domenica le famiglie hanno atteso davanti la Cattedrale, dove sono state sospese le funzioni domenicali, l'arrivo della processione per mostrare alcuni striscioni e chiedere solidarietà. "Ma quando il parroco della Cattedrale don Gino Lo Galbo se ne accorto - ha sostenuto Pellicane - ha bloccato la processione, facendola tornare indietro. Questo gesto, per noi incomprensibile, ha ferito le famiglie, già provate da sofferenza e stenti".

"La cattedrale è un luogo di preghiera non di bivacco - ha detto padre Lo Galbo - non possiamo celebrare nessuna messa in questa condizione. Monsignor Romeo ha sospeso tutte le funzioni che verranno spostato probabilmente al Santissimo Salvatore. Questa è un'occupazione".
"La nostra non è un'occupazione - hanno ripetuto in coro le famiglie - chiediamo solo un riparo".
Il gesuita padre Gianni Notari, vicino ai senzatetto, ha spiegato che si è trattato "di un gesto disperato. Queste persone non sanno più a chi rivolgersi perché il Comune non si assume le proprie responsabilità". A sostenere gli sfrattati il Comitato Lotta per la casa, i centri sociali e i consiglieri comunali di centrosinistra: Antonella Monastra di Un'Altra storia, Fabrizio Ferrandelli di Altra Palermo, Davide Faraone e Vincenzo Tanania del Pd, che nei giorni scorsi, insieme con la Cgil di Palermo, hanno chiesto un incontro urgente al prefetto per affrontare il tema delle emergenze sociali.

Il Comune ha quindi pubblicato un avviso per cercare privati che gli affittino case: un bando che scade il 3 novembre, firmato dall'assessore agli Interventi abitativi Giampiero Cannella, che fissa criteri molto rigidi. Il canone annuo delle abitazioni non deve superare i 49 euro al metro quadro: un appartamento di 80 metri quadri, per esempio, non dovrebbe costare più di 326 euro al mese. "Prezzi fuori mercato", ha attaccato il centrosinistra che ieri, insieme con tutti i capigruppo, ha incontrato l'assessore Cannella e il vice sindaco Mario Milone, ai quali è stato chiesto di togliere i limiti sul canone annuo. Il bando, dunque, potrebbe essere modificato.
Per due volte infatti il Comune ha tentato un'operazione simile, ma nessuno ha risposto. "Se non mettere limiti renderà più appetibile l'avviso li toglieremo", ha detto l'assessore Cannella che ha spiegato l'imbarazzo dell'amministrazione davanti all'occupazione della Cattedrale: "Non è tollerabile soprattutto a fronte delle tantissime persone senza casa che invece aspettano nel rispetto delle regole. Purtroppo noi non abbiamo soluzioni immediate. Perché non abbiamo né appartamenti né soldi".

Le case popolari assegnate in questi anni sono una sessantina a fronte di 9.600 domande, mentre solo due alloggi confiscati sono stati destinati alle trecento famiglie che fanno parte della lista di emergenza. "Stiamo cercando una struttura che temporaneamente possa ospitare queste famiglie - ha continuato l'assessore Cannella - ma non è facile. Anche i beni confiscati arrivano all'amministrazione con molta lentezza".
Comunque, ha detto Antonella Monastra, "se anche il bando andasse a buon fine ci vorranno mesi prima che le famiglie entrino negli alloggi. Servono strategie immediate". "Dov'era l'assessore al Patrimonio Pippo Enea? - dice Salvatore Furceri del Pd - Bisogna trovare una soluzione tampone. Ho persino proposto di contattare le case famiglia che hanno un debito con noi chiedendo loro di ospitare la famiglie con la promessa di votare il debito fuori bilancio alla prossima seduta di Sala delle Lapidi".

Intanto le famiglie di senzatetto che dormono sui banchi del duomo vanno avanti grazie alla solidarietà: ieri hanno pranzato con la pasta e fagioli preparata per loro dalla nonna del consigliere comunale di Altra Palermo Fabrizio Ferrandelli, mentre per cena hanno mangiato cotolette e patatine fritte preparate dai ragazzi del Movimento Umanista, del quale Ferrandelli fa parte.

[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it]

- "NON TUTTO È COME APPARE"
di Gianni Notari

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07 ottobre 2008
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