I sindacati offrono 20 mila euro alle famiglie terremotate dell’Etna
La somma consegnata ai sindaci di Santa Venerina, Milo ed Acireale
«E' un piccolo gesto di solidarietà nei confronti di gente che soffre - spiega il segretario della Uil, Claudio Barone - ma che dimostra un' attenzione concreta». Secondo Barone adesso «è importante pensare al futuro». «Questa - aggiunge - è una delle zone più belle e ricche e con maggiori prospettive della Sicilia. Dobbiamo fare in modo che non si perdano. L' emergenza non deve bruciare l'avvenire».
Il segretario regionale della Cgil, Carmelo Diliberto, sottolinea che il sisma del 29 ottobre del 2002 sull'Etna «non è stato soltanto un terremoto che ha provocato danni all'economia ma anche nel lavoro, con aumenti notevoli della disoccupazione». Per questo sollecita la creazione di «un tavolo di confronto con le forze produttive» per «accelerare la ripresa». Diliberto annuncia la «disponibilità del sindacato ad interventi di tipo previdenziali» e ad essere «pronto a discutere accordi particolari, come orari flessibili, con le aziende della zona per ricreare occupazione, nel rispetto del contratto nazionale di lavoro».
Per il segretario regionale della Cisl, Paolo Mezzio, «l'obiettivo nelle zone terremotate dell'Etna è di andare oltre l'emergenza». «Bisogna programmare - afferma - una serie di interventi per mettere in moto l'economia. In questo senso è importante un dialogo con la Regione Sicilia, che non può dimenticare l'emergenza Etna».
Fonte: La Sicilia