I sindacati paventano la chiusura dei musei siciliani
I Cobas, il Sadirs e l'Ugl: "L'accordo sui Beni culturali è inefficace perché sottoscritto da sindacati che rappresentano una minoranza dei lavoratori"
"L'accordo sui Beni culturali è inefficace perché sottoscritto da sindacati che rappresentano il 35 per cento dei lavoratori, una minoranza, che chiede tra l'altro ulteriori sacrifici e deroghe ai lavoratori ancora in attesa di essere pagati". Lo scrivono in una nota i sindacati autonomi Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl-Fna in merito all'intesa stipulata da Cgil, Cisl e Uil "che non hanno tenuto minimamente conto del malcontento dei lavoratori".
"Il personale dei beni culturali - spiegano le segreterie generali e regionali - non percepisce il salario accessorio spettante dal 2016 e, per sbloccare la situazione, i sindacati autonomi maggiormente rappresentativi, per protesta, non hanno partecipato all'incontro sindacale convocato dal dirigente generale dei Beni culturali per assicurare l'apertura dei musei nei giorni festivi anche in deroga alle limitazioni contrattuali".
Nella nota a firma Marcello Minio, Dario Matranga e Michele D'Amico del Cobas-Codir, Giuseppe Di Paola e Peppino Salerno del Sadirs, Angelo Lo Curto e Vincenzo Bustinto del Siad ed Ernesto Lo Verso e Marcello Ficile dell'Ugl-Fna, i sindacato denunciano, a proposito di Beni culturali, l'inesistenza, ad eccezione di una generica direttiva, di un piano strategico e di una proposta assessoriale di programmazione dell'offerta culturale da erogare all'utenza "rendendo efficiente la fruizione e la valorizzazione del settore dei beni culturali". [Fonte: Repubblica/Palermo.it]