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I sindacati siciliani dicono di NO alla ''devolution'' e annunciano la mobilitazione per un referendum popolare

22 ottobre 2005

La riforma del titolo quinto della Costituzione varata dalla Camera in terza lettura, è ''un papocchio istituzionale contro cui il sindacato nelle prossime settimane dovrà mobilitarsi. Raccogliendo le firme per una bocciatura nel referendum''. Ad affermarlo ieri mattina, parlando a Caltanissetta in occasione del consiglio generale della Cisl nissena, Paolo Mezzio, segretario del sindacato in Sicilia.
La cosiddetta ''devolution'', ha detto Mezzio, rischia di creare una ''Italia arlecchino con un turbinio di modelli diversi tra loro in materia di sanità, organizzazione della scuola e polizia amministrativa''. E oltretutto, ha aggiunto, traccia un'architettura che ''non solo è in contraddizione con la recente legge elettorale, con tutto quello che questo comporterà, ma pone le premesse per l'allargamento a dismisura della forchetta che separa aree ricche e aree povere, sud e nord del paese''. Da qui l'impegno che Cgil, Cisl e Uil dovranno profondere, ha insistito Mezzio, ''nell'interesse degli italiani e del mondo del lavoro'', per rompere questo schema. E la mobilitazione dovrà scattare, ha dichiarato il segretario Cisl, con ''la raccolta delle firme per il referendum''.

Mezzio nel corso dell'intervento all'assise della Cisl nissena si è poi soffermato sui temi dello sciopero generale del 25 novembre. Tra l'altro ha annunciato che nel pomeriggio di ieri una delegazione di Cgil Cisl e Uil siciliane ha incontrato, a Catania, il presidente dell'Unione delle province dell'Isola e numero uno della provincia etnea, Raffaele Lombardo.
Al centro del confronto, la richiesta dei sindacati agli enti locali siciliani, di partecipare alla mobilitazione del 25. ''Parleremo - ha spiegato Mezzio - dei motivi per cui i lavoratori incroceranno le braccia per quattro ore nel giorno dello sciopero. E in primo luogo dei tagli della Finanziaria, con le “ricadute sulle comunità locali e sulla vita di tutti i giorni delle persone''. Per questo, ha affermato, ''ci aspettiamo che comuni e province condividano le nostre ragioni''.

Umberto Ginestra

INFO
Cisl Sicilia, piazza Castelnuovo 35 - 90141 Palermo (Tel. 0916090858)

www.cislsicilia.net

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22 ottobre 2005
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