I soldi degli alluvionati di Scaletta Zanclea spesi per le divise dei vigili urbani. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta

La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta sulla destinazione di alcuni fondi raccolti per le persone colpite dall'alluvione dell'ottobre del 2009 e utilizzati, invece, secondo gli inquirenti, dal Comune di Scaletta (Me) per l'acquisto delle divise dei vigili urbani e per il servizio dello scuolabus e la sua manutenzione.
Cinque consiglieri comunali si sarebbero opposti alla decisione di assegnare il denaro alla polizia municipale, ma la maggioranza ha votato a favore della diversa destinazione dei fondi. La delibera, però, imponeva la restituzione delle somme al momento dell'approvazione del bilancio di previsione 2010, cosa che non è accaduta. Sono dunque scattate le denunce dei residenti nel comune alluvionato e la procura ha iniziato le indagini disponendo l'acquisizione di tutti gli atti riguardanti i provvedimenti adottati dall'amministrazione comunale di Scaletta sui prelievi delle somme da un conto corrente 'pro alluvionati'.
La vicenda è stata al centro di un servizio televisivo che Striscia la Notizia ha trasmesso ieri sera. "Siamo arrabbiati perchè un'amministrazione comunale non può andare avanti con i soldi delle offerte degli italiani", ha dichiarato ai microfoni di Stefania Petyx un portavoce dei cittadini. Dei 75.000 euro donati, le famiglie colpite dal nubifragio non hanno finora visto un centesimo e molte aspettano ancora di poter tornare nelle loro abitazioni. Nel servizio di Striscia anche un'intervista al sindaco di Scaletta Zanclea: "Per quanto riguarda le divise i soldi verranno restituiti", ha ammesso con un certo imbarazzo, impegnandosi "a rimettere quei soldi a posto". [Ansa, La Siciliaweb.it]