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I soldi non sono tutto, però...

Il "caso Helg" e il "(non)caso Palazzolo": perché per vivere bene si deve avere bisogno anche di onestà

05 marzo 2015

Si dice - con molta facilità - che i soldi non sono tutto nella vita. E vabbè. Ma da qua ad affermare - con altrettanta facilità - che essi siano lo sterco del diavolo e che, sinceramente, è meglio vivere senza, be’, nutro i miei forti dubbi sia questa asserzione altrettanto largamente condivisa quanto la prima...
Tutti hanno (abbiamo) bisogno di soldi - altra semplice (e ovvia) affermazione - e per non spostarci troppo dal luogo comune, sembra che quando si ha una maggiore confidenza con questi, il bisogno di loro aumenti esponenzialmente. Più ne ho e più ancora ne voglio. E' facile, insomma, che esca fuori l'avidità. Brutta bestia.
Ebbene, parliamo ancora del caso Helg, caso che farà scuola nel "grande libro delle vergogne", e del perché quest’uomo anziano (aggettivo che voglio sia letto con l’accezione di saggio) autoproclamatosi più volte paladino della legalità, abbia chiesto per se una mazzetta da 100 mila euro. Il motivo è veramente semplice: "L'ho fatto per bisogno, mi hanno pignorato la casa".
Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente Gesap, davanti a magistrati si è giustificato così.
Sì, cadono le braccia. Sì, lo so, verrebbe soltanto da gettare tutto all’aria e andarlo a trovare in carcere per dargli una passata di calci in culo...

Presidente di questo, vicepresidente di quell’altro, predicatore di legalità e volto di una presunta antimafia che fa? Siccome ha bisogno di soldi (tutti abbiamo bisogno di soldi) chiede una tangente.
Helg, credo sia molto importante fargli qualche conto in tasca, dalle cariche pubbliche intascava circa 76mila euro lordi l’anno: da presidente della Camera di commercio di Palermo, ruolo che ricopriva da nove anni, percepiva 46 mila euro lordi all'anno, e a questi aggiungeva circa 30 mila euro (lordi anno) che guadagnava come vice presidente della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino. Il 79enne Roberto Helg percepisce anche una pensione.

Ecco, parliamo adesso di chi lo ha denunciato. Una persona che sicuramente, come tutti, ha bisogno di soldi; che con moltissima probabilità non ha problemi a dire (con molta facilità) che i soldi non sono tutto nella vita e che allo stesso tempo, sempre con molta probabilità, magari pensa che i soldi possano essere lo sterco del diavolo ma da qui a dire che è meglio vivere senza, be’... Insomma, una persona come tante che però, trovandosi nel momento del bisogno non ha commesso un reato, tutt’altro!, il reato lui lo ha denunciato.
"In tutta questa vicenda mi preme sottolineare l'importanza del fatto che un imprenditore abbia spontaneamente collaborato e deciso di denunciare" ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, commentando la vicenda dell'arresto di Helg.
L’imprenditore che ha deciso spontaneamente di collaborare e denunciare si chiama Santi Palazzolo.
"Non si è avuto mai alcun dubbio sulla strada da percorrere; non si è mai avuta esitazione nel denunciare chi, finora, aveva invitato alla denuncia; non si è smesso di avere fiducia nello Stato e non si dimenticherà mai il senso di libertà provato nel farlo". Così hanno scritto in una nota il pasticcere Santi Palazzolo, la sua famiglia e il suo staff.
"Santi Palazzolo - continua la nota - ha denunciato il vicepresidente della Gesap e Presidente di Camera di Commercio e ConfCommercio, Roberto Helg, al quale si era rivolto per chiarimenti sulla proroga del contratto di affitto dello show room presso l'Aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino, importante per l'azienda e per la tenuta occupazionale. Non è straordinario quello che è stato fatto, perché, anche in questo caso, si sono soltanto applicati i valori su cui Santi Palazzolo fonda ogni giorno il proprio lavoro. Prima di essere imprenditori, si deve essere onesti cittadini e persone perbene''. ''Questa terra - è la conclusione della nota - merita di più di ciò che ha e per migliorarla serve il contributo di tutti. Lui ha soltanto dato il suo".

Semplice no? Secondo Santi Palazzolo, pasticcere, contribuire fattivamente per migliorare la Sicilia, è normale (e semplice) come avere bisogno, tra le tante cose, anche di soldi. Sì, perché tutti hanno (abbiamo) bisogno di soldi, e tutti dobbiamo avere bisogno di onestà.
Ce lo ha ricordato Santi Palazzolo, un cittadino, un lavoratore, un uomo, normale, che non voleva dare lezioni a nessuno.

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05 marzo 2015
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